I cieli di Philadelphia
- Autore: Liz Moore
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: NNEditore
- Anno di pubblicazione: 2020
La storia di due sorelle, della loro madre morta troppo presto, di un padre assente, di una nonna bisbetica, antipatica, sofferente per aver dovuto accollarsi la vita delle due nipoti orfane: questo ci racconta con grande potenza narrativa Liz Moore, nel romanzo pubblicato da NNE con la impeccabile traduzione italiana di Ada Arduini, che firma anche una illuminante postfazione. I cieli di Philadelphia è un romanzo corale, nel quale un quartiere della grande città americana, Kensington, diviene l’emblema del degrado, della corruzione, della miseria fisica e morale nella quale intere classi sociali sono coinvolte nella pur ricca e democratica costa orientale degli Stati Uniti.
I Fitzpatrick e gli O’Brien sono immigrati irlandesi cattolici, non troppo amati, spesso coinvolti in vicende di droga, prostituzione, rapine. Di questo nucleo fanno parte le due protagoniste, le sorelle Michaela e Kacey. Il romanzo si apre al presente: Michaela detta Mickey si è tirata fuori dal destino a cui è invece destinata la sorella minore, è entrata in polizia e pattuglia in auto proprio quella zona, Kensington avenue, teatro di spaccio e prostituzione: lì ha trovato più volte sua sorella in overdose, lì ora, insieme al collega Lafferty, trova una donna uccisa. Non è sua sorella sparita da tempo, come temeva, ma il delitto viene seguito presto da altri analoghi: giovani donne uccise mentre si cerca un colpevole che non si trova.
Una storia lunga, quella di Michaela la brava, quella che sta dalla parte giusta, che sta crescendo da sola un figlio, Thomas, anche lei abbandonata da Simon, il poliziotto di cui si era innamorata sin da adolescente. La sorella invece, tossica e violenta, è scomparsa, travolta forse in un giro che potrebbe costarle la vita. Succedono molte altre cose nel lungo romanzo, si affacciano altri personaggi, l’intreccio svela particolari inediti nella storia delle due ragazze, i ruoli si invertono, fino a un finale quasi giallo: molte rivelazioni ci mostrano una situazione diversa da quella che appariva nella prima parte del romanzo e l’autrice approfondisce le psicologie dei suoi protagonisti attraverso dettagli, piccole scoperte che ci mettono di fronte a una realtà brutta, a una parte di società corrotta e corruttrice.
I rapporti tra figli e genitori vengono analizzati con profondità e una sorta di pietà: la nonna Gee, che ha dovuto prendere su di sé l’onere di crescere due bambine, Michey che deve troppo spesso scegliere tra lavoro e figlio, la presenza di parenti non sempre raccomandabili, la scoperta che una vicina di casa può essere una vera risorsa per la ragazza-madre-poliziotta che vive sola, mostrano una società nella quale la qualità della vita è pessima. Solitudine, paura, degrado, perdite, quartieri abbandonati alla fatiscenza dove si rifugiano tossici all’ultimo stadio: questo lo scenario nel quale Liz Moore ha collocato i suoi personaggi.
Le donne sembrano essere al centro della sua attenzione, pur nelle loro difficili e non sempre risolte relazioni, e l’autrice guarda loro con indulgenza, talvolta con tenerezza mentre i personaggi maschili offrono un’immagine davvero negativa: padri assenti, poliziotti corrotti, pedofili, assassini seriali, complici, conniventi. I cieli di Philadelphia è un libro denso di emozioni e ricco di suggestioni, che la penna di
Liz Moore sa rendere con ferma competenza letteraria: l’alternanza tra passato e presente è fluida, il linguaggio scorrevole senza mai essere banale. Un romanzo americano davvero interessante, una città tutta da scoprire, un intreccio narrativo pieno di sorprese, due sorelle divise ma alla fine unite di fronte alla difficoltà di un destino durissimo e alla speranza di una nuova vita finalmente insieme.
I cieli di Philadelphia
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