I dettagli
- Autore: Ia Genberg
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2024
Bisogna arrendersi all’evidenza: è da quando è comparso il virus, che è arrivato anche in Svezia, dappertutto, infatti in caso contrario non l’avremmo chiamata “pandemia”, che è nato in noi il bisogno di fare chiarezza sulla solitudine.
Durante la pandemia chi viveva solo, propenso più a vedere l’amicizia come un bisogno per uscire dopo il lavoro; insomma tutti i single avevano improvvisamente capito che la gente che ci stava attorno, dal collega antipatico, fino all’ultimo amore finito male (magari perché l’altra persona non voleva dividerci con troppe persone ogni fine settimana), non c’era più.
Anche le famiglie con figli, magari ancora piccoli, hanno dovuto prendere atto che stare sempre insieme, nella stessa abitazione, dal mattino alla sera, col lavoro online, non era una buona cosa. Sentendo in ogni istante dispute tra bambini per un cartone animato, l’unica scappatoia era quella di andare a letto presto, per accorciare quel periodo di domicilio coatto.
Ebbene, dopo mesi e anni, ora che la situazione si è ormai normalizzata, la solitudine è diventata una realtà "tossica" per molti individui, che hanno capito che la distanza dagli altri non era più questo inferno o che "l’inferno sono gli altri" come diceva Sartre a ragione (o a torto).
A partire da tali riflessioni Ia Genberg ha scritto questo romanzo dal titolo I dettagli (Iperborea, 2024 traduzione di Alessandra Scali). Il romanzo è diviso in quattro parti: la prima parte è dedicata a Johanna, che viene nominata con amore da una donna ancora giovane che è a letto con la febbre non troppo alta da farla "sragionare". Questo amore lesbico, nato per caso, ma alla base con molte passioni in comune, come la lettura, che trova le due d’accordo su alcuni nomi come Bukowski e la Oates, mentre altri le lasciavano del tutto indifferenti, come Nadine Gordimer, o amore condiviso come con Doris Lessing. Già da questo sprazzo di trama capite che la Genberg vola altissimo e si aspetta tutti i tipi di lettori, è ovvio, ma soprattutto quelli che sanno scegliere bene cosa leggere sia in libreria che online.
È proprio in questa prima parte che i libri promossi o bocciati trovano spazio, come se la storia d’amore tra le due donne fosse stata un esercizio di conversazione.
La protagonista ricorda quando Johanna si era stancata di essere un talento sprecato e trova spazio nei media tradizionali e in televisione parla di libri e altro. La protagonista senza nome, a letto con la febbre, si rimette a leggere La Trilogia di New York di Paul Auster e nel frattempo Ia Genberg scrive:
La vita si rinnova ogni giorno, ogni istante, ma anche cambiando prospettiva finisco per tornare sempre agli stessi luoghi interiori.
E non è strano che durante un dibattito televisivo, Johanna lasci la donna con cui aveva convissuto per diverso tempo, semplicemente per urlare in TV che Paul Auster non è mai stato una sua vera passione letteraria e dicendo che a lei non è mai piaciuto. L’autenticità porta a rivedere legami sentimentali dove le parole avevano troppa importanza rispetto ai "dettagli" (da qui il titolo del libro). E infatti noi non ci eravamo accorti che nei libri dell’americano non c’era neanche un segnalibro ed erano intonsi: ecco la fine di un amore.
La seconda persona amata dalla signora con la febbre è di nuovo una donna, anche se prima che arrivasse, la protagonista aveva avuto delle avventure erotiche con degli uomini conosciuti nei bar di Stoccolma. La bisessualità è anche una moda nell’accezione che diede il filosofo Georg Simmel all’inizio del Novecento: in breve, la possibilità di differenziarsi da altre persone rispetto alla morale corrente, per mantenere le distanze, per dire che non siamo tutti uguali.
La nuova compagna è Niki, figlia dell’alta borghesia di Stoccolma, che ha abbandonato il decoro e le regole di una vita privilegiata e, anzi, ritiene che le convenzioni borghesi siano da evitare così come l’eccessiva pulizia e l’eccessivo ordine.
Quindi vivere con Niki è stare dietro alle buste lasciate per terra, al lavandino pieni di piatti sporchi, a valige mai aperte completamente, spesso mangiando a letto. I primi tempi la protagonista metteva a posto tutto, metteva per così dire in ordine, poi capisce che è tutto inutile, perché è solo fatica sprecata.
Poi Niki si mise con un ragazzo che assomigliava a James Spader, un attore molto famoso negli anni Ottanta del secolo scorso. Ma anche lui era quasi affascinato dalla sporcizia che lasciava intorno Niki, che dal canto suo pensava solo a scrivere. Iniziava dieci incipit, poi buttava tutto a terra.
Nel frattempo la donna senza nome accetta di vivere con Sally, che era solo un’amica. Ed ecco che siamo arrivati all’unico uomo della storia: Alejandro,che l’avrebbe amata senza remore, senza chiederle perché lei fosse stata per un così lungo periodo con due donne.
La spiegazione c’è in realtà ed è racchiusa nel titolo. Perché la donna senza nome si innamorava anche dei gesti piccoli compiuti da una persona, i “dettagli” insomma. Nel frattempo dal passato arriva anche Birgitte, la madre. Una donna sensibile e fragile che non è riuscita a crescere i figli senza aiuti esterni. Da disposizioni mediche Birgitte doveva mangiare e dormire, aiutata da sedativi e i figli non dovevano darle mai fastidio.
Il “dettaglio” della madre erano appunto delle compresse bianche. Mentre per le due le protagoniste precedenti e lo stesso Alejandro, i dettagli erano una poesia ricordata a metà, magari una canzone brutta che però non andava mai via dalla testa.
Questo romanzo breve riguarda la fragilità dei sentimenti e il disamore che vengono tenuti a bada dall’essenza stessa della sopravvivenza: la paura di poter perdere la vita senza aver fatto niente per renderla importante.
Libro di grande bellezza, caratterizzato da uno stile da prosa in versi, che rimane intatto anche grazie a questa valida traduzione.
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