I diari del Polo
- Autore: Robert Falcon Scott
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2015
Sembra impossibile poter leggere i diari di chi non è mai tornato. E invece stavolta sono stati ritrovati nella stessa tenda dove gli ultimi tre, ultimo proprio Scott, hanno trovato la fine.
Si tratta di un viaggio incredibile, il peggior viaggio del mondo lo definì qualcuno, ma vi stupirà l’ottimismo e la gioia di vivere che fino alla fine mai abbandonerà gli esploratori e che si può leggere ancora ne "I diari del Polo".
Vi ritroverete a camminare con loro, a cantare con loro, in quell’ultima tenda aspettando...
Il viaggio inizia come l’ennesima sfida, la strada già percorsa in precedenza. Shackleton si arrese a un passo dalla meta. Ora bisogna farcela, ora si va fino in fondo. Robert Falcon Scott è già troppo avanti con l’età, questa sarà la sua ultima possibilità. Amundsen ha inviato una missiva: non vado più al nord ormai il polo è stato conquistato dal Sig. Peary, la mia meta ora Sig. Scott è il polo sud. Il viaggio è bellissimo, l’ottimismo è alle stelle, i paesaggi infiniti stupendi. Perché il viaggio vero è dentro ognuno di noi.
In un epoca dove gli smartphone ci consentono di comunicare in ogni dove, un viaggio che si allontana passo passo da ogni possibilità di aiuto ci lascia sconcertati. Ci trascina in territori inesplorati dell’animo umano.
La delusione di vedere la tenda di Amundsen alla meta sarà enorme. E quale sorpresa per il lettore la lettera lasciata dentro “se io non dovessi fare ritorno”, ma noi sappiamo che sarà Scott a non tornare. Stupirà ancor più la certezza del ritorno che traspare quasi fino all’ultimo nei diari.
Proprio laddove chiunque avrebbe scritto i suoi dubbi e paure, Scott è invece sempre ottimista, instancabile trascinatore, carismatico duce della spedizione.
Vivrete momenti di grande amicizia ed eroismo, la frase “Sto uscendo, può darsi che rimanga via un po’ di tempo” detta da Lawrence Oates che si sacrificò per non ritardare la marcia.
Gli ultimi tre furono ritrovati dopo l’inverno antartico dentro la tenda, il sacco a pelo di Scott era l’unico ancora aperto. L’ultimo appunto sul diario “Per amor di Dio, abbiate cura delle nostre famiglie”.
A fianco la macchina fotografica, le cui foto coronano quest’edizione mostrandoci l’Antartide nei suoi “interminati spazi e sovrumani silenzi.”
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I diari del Polo
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