I diari dell’angelo custode di Carolyn Jess-Cooke

Molto spesso può capitare di accostarsi ad un libro con l’idea di apprestarsi a leggere un qualcosa di “già sentito”, una storia dalla trama trita e ritrita, ma con la luce della speranza ancora vivida: la speranza che l’autore in qualche modo ci stupisca. In questo romanzo le nostre “preghiere” vengono esaudite.

Dopo un inizio poco promettente Carolyn Jess-Cooke ci proietta in una realtà altra, ben lontana dal nostro immaginario collettivo, una realtà che per i molti potrebbe risultare impopolare ed assurda, ma che per altri, i più sensibili o forse semplicemente più facili da persuadere, potrebbe rappresentare uno spiraglio verso sentimenti e considerazioni nuove.

Margot, la protagonista del romanzo, è una donna che dalla vita ha subito ingiustizie ed avversità, una donna indurita dal tempo, una donna incapace di apprezzare il mondo e tutto ciò che di bello ha da offrire. Ma al momento della sua morte, viene scelto di darle una seconda occasione: divenuta ormai l’angelo Ruth, è destinata ad essere l’angelo custode di se stessa e a rivivere la sua vita, i suoi dolori, le sue perdite, apprendendo tutte le lezioni che la vita reale le ha offerto, ma che lei, lesa profondamente, non ha saputo cogliere. Ruth ha tre compiti da svolgere: amare, vegliare e proteggere, imparando una volta per tutte cosa voglia dire la fede!

Il romanzo si sviluppa in modo lineare e scorrevole, permettendo facilmente al lettore di cogliere gli stati d’animo e le sensazioni della protagonista senza tralasciare la figura della sua protetta, l’unico vero legame tra Ruth e il mondo reale. L’autrice aiuta a riflettere non tanto sul ruolo dell’angelo custode o sulla sua eventuale esistenza, quanto, invece, sul reale valore della vita, sul ruolo svolto dal destino e su quello invece severamente affidato ad ogni essere umano. Ruth insegna l’importanza dell’esperienza, della forza d’animo, del coraggio e di tutte le virtù elogiate dall’uomo fin dalla notte dei tempi, ma che con troppa facilità vengono accantonate, dimenticate, rinchiudendo in un’esistenza misera, priva di significato. Ogni vita, al contrario, deve avere un suo valore, un suo ruolo nel mondo… e questo dipende solo dall’uomo che ne è espressione.
Il romanzo è scritto con chiarezza e leggerezza. L’autrice dimostra così la sua bravura nel riuscire ad affrontare tematiche tanto complesse con disinvoltura, senza rischiare di cadere nel prolisso o nel noioso. Mantiene la curiosità del lettore sempre viva, alternando momenti più concreti con altri dediti ad una maggiore spiritualità.
Pubblicato da Longanesi nel 2011, I Diari dell’angelo custode è un libro da consigliare a chiunque voglia provare un viaggio interiore.