I giorni dell’amore e della guerra
- Autore: Tahmima Anam
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2008
"I giorni dell’amore e della guerra" (Garzanti, 2008) di Tahmima Anam racconta la storia di Rehana, che rimasta vedova con due figli ancora piccoli se li vede sottrarre dal cognato perché il tribunale la giudica senza i mezzi sufficienti per poterli mantenere.
"Caro marito,
i nostri figli non sono più nostri.
Come avrebbe fatto a dirglielo?
Montò sul risciò assieme ai bambini. «Azimpur Koborstan», disse.
Il cimitero era gremito di persone in lutto. Posavano fiori sugli umidi rettangoli d’erba che crescevano sopra i loro cari. Nella fila vicina, un uomo con un copricapo bianco piangeva con il viso tra le mani. Accanto a lui, una vecchia stringeva un fascio di rami di bokul
Rehana teneva i suoi figli per mano.
«Dite addio a vostro padre», li esortò, indicando la tomba di Iqbal.
Sohail si portò una mano al viso. «La-ill’ahah Ill’allah.»
«Anche tu, Maya.»
I miei figli non sono più miei".
Siamo nel 1959 nel Pakistan orientale a Dacca in Bangladesh e Rehana, straziata, saluta i suoi due figli, Sohail e Maya, regalando loro due aquiloni simbolo di un vento che soffia forte e che presto li riporterà a casa da lei. Sohail e Maya andranno a vivere con lo zio a millecinquecento chilometri di distanza come ha deciso il tribunale. Il romanzo con gap storico di circa dodici anni ci porta dopo nel 1971: a casa di Rehana c’è festa, si celebra il ritorno di Sohail che ha diciannove anni e Maya che ne ha diciassette. Dopo anni di lotte e sacrifici Rehana è riuscita infatti a riavere i figli ma la serenità dura poco: il Bangladesh ha dichiarato la propria indipendenza ed è stato occupato dall’esercito pakistano. Il paese è in guerra e i due giovani che frequentano l’Università condividono con i loro amici la lotta contro il Pakistan che ha occupato in maniera violenta la loro nazione.
Sullo sfondo di una guerra di indipendenza, la giovane scrittrice Tahmima Anam, cresciuta lontano dal suo paese nativo, appunto il Bangladesh, racconta una storia di passione, di rivoluzione, di speranza, di fede e di eroismo inaspettato. Nel caos di questa epoca, ognuno deve fare delle scelte e Rehana ritornerà a lottare per i suoi figli e sarà di nuovo costretta ad affrontare un dilemma straziante. Tahmima Anam, figlia di un diplomatico, per tutta la sua vita ha sentito parlare della sua nazione in guerra per l’indipendenza - una guerra lunga e terribile accaduta prima della sua nascita e che aveva coinvolto i suoi genitori bengalesi e i loro amici, ma soprattutto sua nonna che ha ispirato il personaggio di Rehana. Pubblicato in tutto il mondo, "I giorni dell’amore e della guerra" segna la nascita di una grande scrittrice, acclamata dalla più autorevole critica anglosassone, come un’autrice che attraverso una scrittura
"illuminante, capace di catturare i dettagli della vita di ogni giorno, racconta del popolo straordinario che ha combattuto per il proprio paese durante uno dei più tremendi genocidi del ventesimo secolo, quello perpetrato dall’esercito di occupazione pakistano"
I giorni dell'amore e della guerra
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