I giovani leoni di Irwin Shaw

La Seconda Guerra mondiale è stato un conflitto che ha dilaniato nazioni e cuori, spezzando vite su vite. Milioni furono i protagonisti in tutto il mondo che hanno sofferto per anni. Nelle pagine de I giovani leoni, romanzo di Irwin Shaw portato in Italia due anni dopo l’edizione originale, ovvero nel 1950, l’attenzione si concentrerà però su tre di loro.

Christian, austriaco, simpatizza per il versante nazista ma teme per il proprio futuro, costantemente minacciato dall’incertezza. Forse per questo ha deciso di abbracciare il lato oscuro, per trovare quella stabilità che in tanti anelano. Noah è americano ed ebreo, un’accoppiata micidiale per l’epoca. Inutile dire che la discriminazione è parte integrante delle sue giornate e questo può portare all’esasperazione chiunque; e le reazioni possono essere molteplici e imprevedibili. Michael, infine, è americano ma di origini anglosassoni, come molti suoi simili. Lui non combatte per passione, per la violenza e nemmeno per significati politici e/o religiosi. Allora perché? Semplice: lo fa per dare un senso alla propria vita. E tanti la pensano come lui. Ma sarà davvero questo, il senso di cui ha bisogno?
Tre uomini, tre lotte quotidiane che arriveranno a sfinirli. E magari a ucciderli. Chi di loro, però? Chi dovrà cedere alla signora con la falce, chi vedrà l’alba successiva? E chi sopravvivrà si sarà salvato davvero o diverrà soltanto l’ennesimo carnefice?

Irwin Shaw ci parla a cuore aperto e lo fa con una storia che dilanierà i suo protagonisti ma anche noi. Una storia inventata per la maggior parte, certo, che però non esiterà a entrarci dentro, donandoci sensazioni così dolorose da sembrare reali. Questo grazie a protagonisti sapientemente dettagliati che si muoveranno in uno scenario che si paleserà senza difficoltà dinanzi al nostro sguardo.
Una storia che non sente affatto il peso degli anni, pagine universali dedicate a chiunque voglia abbandonare la routine per immergersi in qualcosa di profondo. Magari solo pochi minuti al giorno, un sorso alla volta, fino all’inevitabile pedologo. Un libro che vale davvero la pena leggere.