I nuovi uomini
- Autore: Ralf König
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
“È solo che qui non sto lavorando alla mia emancipazione, ma ai miei muscoli!”
Ralf König è un abile disegnatore tedesco.
Famoso per le sue tematiche, il suo disegno ha una cifra stilistica particolare. I suoi personaggi sono riconoscibili per il loro delirio animalesco e per le loro manchevolezze fisiche.
"I nuovi uomini", pubblicato da Kappa edizioni srl nel 2009, racconta dell’incontro – o scontro – fra degli attivisti omosessuali e una coppia etero.
Alex è sposato con Doro, la quale aspetta un bambino.
Alex è anche amico di Norbert, un solitario omosessuale. Da lui fu aiutato nel passato ad affrontare positivamente alcune difficoltà.
La loro amicizia ha un problema: Alex è un ragazzo bellissimo con occhi azzurri e gran fisico. Norbert e tutti i suoi amici sono follemente persi per lui.
Inoltre la moglie Doro non ha una grande predilezione per questa frequentazione del marito.
In poco tempo succede l’irreparabile. Una terrificante deflagrazione di tutti i rapporti umani si trasforma in un fungo atomico con uno sconvolgente day after.
Norbert si ritrova ad aiutare Doro in sala parto, mentre Alex è appollaiato nudo sul tavolino di casa dell’amico, frastornato da un allucinogeno usato per eccitare i tori da monta del Texas.
I cartoni di König sono minimalisti. Lo sfondo bianco prevale, mentre una linea decisa evidenzia i personaggi carichi di nasoni e bocche aperte. I volti sono come deformati pieni d’ironia, mentre i corpi sono plasmati sui particolari, prediligendo il nudo.
I suoi protagonisti sono realmente spogli, si muovono lenti, di profilo sulla linea di base.
Mentre, il corpo dell’uomo è un gioco fintamente erotico, quello delle donne diventa un’esagerazione di tutte le caratteristiche femminili.
I suoi tratteggi sono la descrizione perfetta dell’ironia, della sagacia piccante e sociale con cui deride i talebani di tutte le tendenze sessuali.
Nonostante sia noto per essere un attivista della vita omosessuale tedesca, König non si prende molto sul serio, tanto meno vuole giustificare tutti i vezzi del movimento gay.
Perciò gioca molto pesante con il disegno, per guidare la sua ironica battaglia contro i luoghi comuni, contro le banalità, contro le prese di posizione a prescindere.
Non fa sconti a nessuno, tanto meno alle fisime dell’omosessuale attivista.
Per un gruppo sociale la partecipazione ai movimenti, per una lotta di equo diritto, ha come risultato il mescolamento o la fotocopia dei difetti e dei pregi del gruppo dominatore, se la finalità non è quella di un beneficio comune.
Il gruppo A domina la società composta da enne gruppi sociali. Il gruppo B conduce una lotta per gli appartenenti al suo insieme agli stessi privilegi. Vincendo, accade che A e B si deformano sul peggio ed entrambi prevalgono gli altri gruppi.
Questo è successo per alcuni movimenti, molte rivoluzioni, la cui direzione è solo un cambio di potere.
Ecco gli attivisti gay di König giudicare, classificare persone e gruppi con le stesse manchevolezze da loro combattute:
“Il calcio è una brutta abitudine da etero, su questo siamo certamente d’accordo…”
“Non ho niente contro gli eterosessuali, in fondo sono persone normalissime …”
Su tutti questi luoghi comuni, Norbert e i suoi amici dileggiano i diversi etero.
Si comincia con lo sport, considerato un esercizio selvaggio, per questo praticato e goduto da etero. Si aggiunge la considerazione sull’atto del fischiare, gesto bestiale ed animalesco, perciò sicuramente eseguito dagli etero con abilità.
C’è poi la denigrazione totale del ragazzo di Norbert, calunniato per il suo lavoro di macellaio, per i suoi gusti dell’horror e perché ama mangiare la carne. La conclusione è la sua condanna sociale, con un secco giudizio che rappresenta una divertente condanna a morte: è un eterosessuale latente.
Grazie all’ironia del disegno, i personaggi diventano una parodia satirica sui vizi e capricci degli omosessuali. Poiché nessuno è perfetto, König lancia i suoi strali ironici pure nei confronti degli etero.
La stessa figura "potenzialmente’’ bella di Alex è ridicolizzata sia fisicamente sia mentalmente:
“Speriamo non tiri fuori i preservativi… non mi va proprio di soffocare il pisello nella plastica.”
C’è tutto un maschilismo pene centrico di cui Alex è rappresentante degli eterosessuali.
È incapace di controllare gli istinti fino a trasformarsi un animale egli stesso, visto da König come uno scimpanzè.
Il rapporto con la moglie è anche esso strillato. Come una moglie isterica il suo lettering è sempre urlato e sbraitato fuori dalla vignetta.
Il loro rapporto matrimoniale, già dopo poco tempo, è annoiato e privo di passioni:
“Ma potremo fare una pausa a metà e guardare il telegiornale, se hai paura di stancarti troppo…”.
Il gioco sociale fra omosessuali ed etero è il gesto artistico del disegnatore.
Questa diatriba è il perno di tutta la sua ironia e del suo linguaggio.
Il risultato è divertimento, spasso ma pure un’analisi dei comportamenti umani.
Con grande stile, l’artista, compie un atto di rispetto verso un maestro del cinema italiano: Luchino Visconti.
Morte a Venezia è un classico per l’omosessuale impegnato e militante.
Il fumetto, di nuovo, vuole creare un atto di scontro. Nel cinema ci sono due sale: la principale trasmette Rambo II la vendetta, con una fila lunghissima di apparenti ritardati etero. Mentre la sala piccola e striminzita proiettano Morte a Venezia di Visconti con uno spaurito gruppo di cervellotici gay.
Il risultato è una rissa all’interno del cinema, rappresentata totalmente nera, mentre sullo schermo è tracciato un languido sguardo fra Gustav von Aschenbach e Tadzio.
Sempre parlando di cinema, gli sformati ed ironici personaggi di Alex, Norbet, Frank, il macellaio di questo libro e del precedente, sono stati trasportati in un film dal regista Sönke Wortmann – recentemente ha diretto La papessa – nel film Tutti lo vogliono, titolo originale Der bewegte Mann.
Ralf König celebra l’avvenimento con un cameo interpretando la parte di una drag queen.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I nuovi uomini
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