I ragazzi di Jo
- Autore: Louisa May Alcott
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
"I ragazzi di Jo" è il proseguimento di "Piccole donne crescono" (a sua volta seguito di "Piccole donne") e racconta le vicende di Jo e dei suoi ragazzi. L’indipendente ragazza è sposata e gestisce un collegio, in cui vivono ragazzi difficili che lei e il suo saggio marito cercano di recuperare.
Si seguono le vicende delle sorelle che a loro volta hanno dei figli le cui vicende si intrecciano con quelle del collegio.
Jo ha ripreso il suo lavoro di scrittrice e le sue opere sembrano sermoni della domenica per il loro moralismo anche se hanno un notevole successo di pubblico, specialmente giovanile.
A mio parere, rispetto alle opere precedenti "I ragazzi di Jo" è molto raffazzonata, la Alcott si dilunga troppo in situazioni romanzesche e melodrammatiche secondo i canoni più vieti del romanzo ottocentesco.
Prevale nei dialoghi il sentimentalismo e un insistere sui luoghi comuni. I personaggi sono molto stereotipati e il finale è fortemente condizionato dai luoghi comuni di una morale ipocrita. Un uomo che ha sbagliato non può aspirare alla mano di una ragazza perbene e quest’ultima sembra più una bambola che un essere umano vivente.
Per me "I ragazzi di Jo" è un’opera non riuscita di una grande scrittrice per ragazzi e non solo. Non la consiglio ai giovani d’oggi, non la capirebbero. Da leggere come archeologia.
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La quadrilogia della Alcott è tutta bella e segue uno sviluppo armonico perfetto. Se si dovesse valutare un’opera per la sua attualità metteremmo in naftalina gran parte della letteratura mondiale. I giovani di oggi hanno bisogno di capire l’evoluzione del mondo, i passaggi fondamentali che si sono susseguiti, le piccole donne con Jo che cambia un destino imposto mantenendo lo spirito materno. Raffazzonato è un termine forte, immaginare una gioventù che non intenda il senso di un passato che tutti ci ricomprende lo trovo un po’ arrogante. La recensione non può essere solo personale, in quel caso parleremmo di gusto e come è noto de gustibus…