I sospiri degli angeli di Jennifer Haigh

I sospiri degli angeli di Jennifer Haigh è sicuramente una delle novità più interessanti
che la casa editrice Tropea ci fa trovare sugli scaffali in questo 2012 appena iniziato.

L’autrice, originaria di Boston, è alla sua quarta fatica letteraria. Una fatica che però ha già portato i
suoi frutti: i suoi primi due romanzi si sono aggiudicati oltremanica due premi importanti (con ‘Mrs Kimble’ vince il PEN/Hemingway nel 2004 per il miglior esordio letterario
mentre due anni dopo arriva il PEN L.L. Winship per ‘Le Torri di Bakerton’), mentre successivamente il suo terzo romanzo, ‘La condizione’, è stato tradotto in più di 16 lingue.

In questa nuova opera, la Haigh si inoltra in un argomento spinoso e delicato di cui tanto
si è discusso e poco si è riflettuto.
Lo scandalo di un prete coinvolto in un presunto caso di pedofilia irrompe nella tranquillità
di una piccola e rispettabile famiglia di Boston già segnata dalle cicatrici del passato.
Ma anche questa volta la verità è così duramente scontata?

La traduzione italiana del titolo non rende giustizia alla complessità dell’opera in tutte le sue
sfumature ed è molto meglio prendere come riferimento il titolo originale FAITH.
Fede: una semplice parola di quattro lettere è in grado di smuovere gli animi e le coscienze
di chi si rapporta al suo significato, che risulta diverso ogni volta, per ognuno di noi.
Questo caso non fa eccezione: la fede che si legge tra le righe in ogni singola pagina è quella silenziosa ma ferma e incondizionata di una madre verso l’assoluta innocenza di un figlio.
E’ quella di tre fratelli, che nella difficoltà di una situazione che sembra degenerare
pericolosamente,
riscoprono l’importanza di un legame profondo, da difendere ora più che mai.
Ed infine quella di un prete da sempre devoto alla sua vocazione che si ritrova invece capace di
amare come un uomo alla soglia della mezza età, con tutte le insicurezze di chi ‘ragazzo’ non lo è
stato mai.

“I sospiri degli angeli” non è un romanzo che si legge tutto d’un fiato. L’autrice attraverso le parole dei protagonisti,
ci porta verso una riflessione collettiva e personale di ciò che è il sentimento della fede
senza mai giudicare o accusare deliberatamente.
La forza di quest’opera è racchiusa proprio nell’assoluta obiettività e nel rigoroso rispetto
con cui viene affrontato un argomento difficile da gestire senza essere condizionati dagli
avvenimenti di cronaca degli ultimi anni, seppur brutali e inammissibili.
L’intensità del racconto vi porterà alla riscoperta di valori importanti che a volte nella quotidianità
sono dati per scontato. Perché in fondo è ciò che i libri sanno trasmettere meglio.