I titoli di coda di una vita insieme
- Autore: Diego De Silva
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2024
I titoli di coda di una vita insieme: un bel titolo, questo che Diego De Silva ha dato al suo nuovo romanzo, pubblicato da Einaudi nel 2024 con una fascetta rossa, “L’amore non è una storia, ma due”, che riassume il contenuto del libro, il quale racconta in modo molto letterario - l’io narrante è infatti uno scrittore - l’imminente separazione, dopo venticinque anni di vita insieme, di Fosco e Alice, che si sono scelti, amati e hanno avuto un figlio, Cristiano, che ora studia a Pavia, che hanno condiviso gusti, valori, modi di pensare, che hanno riso insieme per anni, ma che ora, improvvisamente, hanno capito che il loro amore, il loro matrimonio, il vivere insieme, dormire nello stesso letto, fare sesso non è più possibile.
Non sanno neppure loro cosa e quando si è rotto qualcosa nel loro rapporto; Alice è un’oncologa che lavora in ospedale, è concreta, ha una mentalità scientifica, è attenta ai suoi pazienti e alle dinamiche psicologiche delle gravi malattie che tenta di curare. Al contrario Fosco è astratto, molto concentrato sul suo lavoro di scavo delle parole per esprimere il suo mondo interiore, è un romanziere che lavora sul testo, spesso distratto rispetto al quotidiano.
Quando i due decidono di rivolgersi ai legali per discutere ufficialmente della loro separazione, cominciano i problemi: Alice si rivolge a un’avvocata matrimonialista piuttosto aggressiva, che stila una richiesta al giudice nella quale non tace nulla dell’intimità della vita coniugale della coppia, mentre l’amico Marco, avvocato nominato da Fosco, su suo suggerimento si limita a poche righe accomodanti.
Di fronte alle formalità burocratiche che la separazione prescrive, Fosco e Alice decidono di darsi un’occasione di dialogo lontano dalla routine giornaliera e raggiungono un paese di montagna, Cavaliere, dove Fosco aveva trascorso l’infanzia in una casa si famiglia che era stata venduta con grande rimpianto. In quella casa trasformata in una pensione, nel paese abbandonato da decenni, lo scrittore ritrova gli affetti di cui credeva di essersi liberato; l’amico Felicino, Barbara, Cristina, il cane Bucky, discendente da quello che ricordava da bambino, i sapori dell’infanzia, braciole e ragù, lo mettono di fronte a pezzi della sua vita rimossi e mai davvero elaborati. Anche il rapporto con la moglie Alice viene rivissuto alla luce dei non detti, di quanto si era dato per scontato, dei silenzi che li avevano lentamente allontanati.
Diego De Silva analizza la storia di questo matrimonio finito come tanti, dando voce a entrambi gli attori che si confessano, sulle pagine del romanzo, si spronano con sincerità e libertà riuscendo a darsi ragione, senza incolparsi reciprocamente, di un progetto che si è interrotto, di una storia che ha preso una strada inattesa, di un passato che ritorna a interrogare. Fino a giungere al capitolo finale, un piccolo colpo di teatro a opera del romanziere Fosco, davvero interessante e coinvolgente.
Quelle di queste pagine sono le parole giuste per parlare di una storia finita, quelle di chi riesce con onestà intellettuale a ripercorrere una storia d’amore che non può avere a che fare con la giustizia delle carte bollate.
Ma la legge, e soprattutto la giustizia, non c’entrano niente con l’amore. L’amore non è giusto, e non sopporta le regole. È per questo che ci rende felici.
In copertina una foto in bianco e nero che raffigura una coppia felice, che ride al tavolo di un bistrò parigino. Un “come eravamo” che parla al cuore dei lettori, in questo romanzo pieno di significati profondi che interrogano tutti noi.
I titoli di coda di una vita insieme
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