Il Gioco di Anders De La Motte

Un gioco è uno svago o un passatempo che può essere divertente, eccitante, imprevisto o anche tutte queste cose insieme.
Un gioco può anche diventare letale, forse non per chi gioca, forse per qualcuno al di fuori di esso e totalmente inconsapevole.
Un bel gioco dura poco. Deve durare poco. E se scoprissimo che, invece, potrebbe durare più del previsto? Anzi, che dura già da troppo tempo e che è cominciato prima che noi vi entrassimo? Che non siamo i protagonisti che pensavamo, anzi siamo solo dei pedoni altamente sacrificabili?

H.P. è un trentenne che vive alla giornata. Non ha un lavoro, pochi amici, ma fidati, fuma, ama le donne. Fin qui tutto normale. Un giorno trova un cellulare, un modello nuovo, modernissimo: potrebbe rivenderlo, una buona occasione per racimolare un po’ di grana. Lampeggia un messaggio.:“Vuoi giocare?” Come? Sarà una candid-camera. Deve rubare un ombrello. Mah, sarà uno scherzo del suo vecchio amico Mange. Lo fa e si sente eccitatissimo. Ottiene punti per la classifica generale e un po’ di soldi veri. E’ uno scherzo? Il gioco continua e lo intriga, anche se gli incarichi successivi sono più seri, meno scanzonati del precedente. Forse qualcuno potrebbe rimetterci. Forse persino lui stesso…

Pubblicato in Italia nel 2011 da Elliot, "Il Gioco" di Anders De La Motte è stato il thriller più venduto in Svezia nel 2010 (questo leggerete in copertina, prima del titolo). Di solito queste sbandierate sono mezze false e illusorie, ma in questo caso la verità ha vinto, su tutto il fronte. Il libro di De La Motte vi prende con poco, con semplicità. Tempo poche righe e vi ritroverete completamente avvolti dal mistero. Un romanzo intrigante a dir poco, da finire in una sera. Non è un consiglio, è ciò che accadrà per davvero…