Il Palloncino Bianco
- Autore: Mario Casagrande
- Anno di pubblicazione: 2010
Una guida verso una seconda possibilità di vita, verso la speranza e il futuro. A volte la fantasia ci permette di narrare vicende realmente vissute: la morte inaccettabile di Angela di cinque anni, che ridà la vita ad altri quattro bambini…
Il dolore dei genitori che ritrovano forza e gioia nella scelta di un’adozione; un cammino lastricato da difficoltà e stupida burocrazia, cieca e sorda all’affetto che ogni persona è disposta a dare ad un bimbo, qualunque sia la sua nascita e colore della pelle.
Hamyna è una bella donna di trent’anni. Vive in un piccolo, sperduto villaggio della Tunisia, al confine con la Libia. Dopo aver perso suo marito Raschid, al sesto mese di gravidanza, è costretta a crescere sua figlia Mayotte con il solo sostegno di suo padre e del generoso zio Mohammed. Proprio a casa di quest’ultimo, segue casualmente in televisione un incantevole servizio sull’Italia. Stanca di vivere in miseria, pur di regalare un futuro felice alla figlia, decide di intraprendere il rischioso viaggio della speranza. Sarà un viaggio completamente diverso da come l’aveva sognato.
Tommaso, uno stimato omeopata, corona il sogno di poter aprire un’erboristeria tutta sua. E’ sposato da quasi vent’anni con Mara, insegnante elementare. Vivono agiatamente a Meledurche, un piccolo paesino della Barbagia, in Sardegna. Dopo aver perso la loro unica figlia Alice, di cinque anni, sono costretti a convivere con l’immenso dolore. Dietro le incalzanti richieste di Mara, Tommaso ancora troppo ferito par la perdita della figlia, si arrende e presentano così la domanda di adozione. Si imbatteranno nel difficile mondo delle adozioni e dell’estenuante cammino burocratico.
Il palloncino bianco
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vorrei conoscere personalmente il signor casagrande.
Un libro meraviglioso,consigliatissimo.(Alessandro)
sto leggendo il libro...bella storia, emotivamente coinvolgente, ma...gli errori di sintassi...sono dovuti allo scrittore o al correttore di bozze? purtroppo negli anni, come lettrice accanita e "onnivora", sono diventata esigente per la forma di scrittura: un libro ben scritto è un piacere, ma un libro dove trovo errori, mi è difficile da leggere e a volte non riesco neanche a finirlo, per quanto avvincente sia la trama...