Il Quinto Vangelo
- Autore: Ian Caldwell
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2015
“I Vangeli sono cinque: il più importante è segreto”
Alex è un prete, come il padre prima di lui e come spera sarà anche suo figlio Peter. Ma non c’è voto di castità violato o celibato trasgredito: Padre Andreou è un religioso di rito greco, vuol dire che porta la barba lunga, indossa un abito talare diverso, celebra la “divina liturgia” invece della messa ed ha potuto sposarsi prima di aver ricevuto l’ordinazione sacerdotale. “Sono un cattolico d’Oriente”, gli fa spiegare Ian Caldwell nel romanzo bestseller mondiale “Il Quinto Vangelo” del giovane novelist virginiano, approdato in Italia per i tipi Newton Compton, 2015 - 478 pagine 12 euro.
Nel mondo ci sono miliardi di cattolici, ma solo qualche migliaio di fedeli come Alex Andreou. In Vaticano, dove vive, è l’unico, ma quella piccola schiera di cattolici “greci” è rispettata, tenuta in grande considerazione, in particolare dal vecchio papa Giovanni Paolo II – morente, la vicenda è ambientata nel 2004 – perchè sono votati alla riunificazione delle Chiese cristiane, la romana e l’ortodossa, discendenti dagli apostoli fratelli Pietro e Andrea.
Anche padre Alex ha un fratello, Simon, maggiore di quattro anni, che lo ha cresciuto, quando uno universitario l’altro studente liceale erano rimasti orfani dei buoni genitori. È un sacerdote secolare, ma non certo un tipo comune. Non passa inosservato, altissimo com’è ed anche un po’ eccentrico, tanto ma tanto sbadato. Diplomatico della Santa Sede, è stato in Bulgaria ed ora è a Istanbul, anche se tutto sommato ha fatto meno carriera di altri.
Simon avrebbe dovuto già essere arrivato, in volo dalla Turchia, quando chiama invece Alex al cellulare e gli chiede di raggiungerlo subito a Castel Gandolfo. L’Andreou minore lascia Peter, cinque anni, nell’alloggio nella Città del Vaticano, in compagnia della governante, sorella Helena e raggiunge i Castelli Romani sotto la pioggia. Il piccolo aveva solo undici mesi quando la mamma Mona li aveva piantati tutti e due, in piena crisi depressiva. Trova il fratello vicino ad un corpo sdraiato in giardino. Ucciso, un buco nella tempia e derubato: un orologio banale, pochi spiccioli, la valigetta forzata. Era Ugo Nogara, maestro di Alex e curatore della mostra importante, grande evento dell’anno, in programma a giorni.
Di ritorno nella Città vaticana, un’altra sorpresa per i fratelli. Un uomo si è intrufolato urlando nell’appartamento di Palazzo Belvedere. Sorella Helena ha fatto in tempo a prendere Peter e chiudersi in una camera. L’ossesso ha scosso la porta violentemente prima di sparire, finalmente, ma le due vittime sono ancora spaventate all’arrivo di Alex e Simon, nonostante la presenza della Gendarmeria di Stato.
Sta di fatto che Ugo due settimane prima aveva chiesto aiuto con un’email misteriosa, sottovalutata dal religioso greco. Uno degli ultimi ad avere visto vivo il ricercatore è Leo, un ufficiale delle Guardie Svizzere, amico di Alex. Era in un camion merci che cercava di entrare nel territorio pontificio dal cancello di Sant’Anna. Di notte nessuno ha il permesso di varcare l’ingresso ed erano le tre, ma il guidatore aveva mostrato un lasciapassare inoppugnabile, firmato da un arcivescovo polacco, braccio destro di Wojtyla. Ugolino era seduto su una panca nel cassone dell’automezzo, davanti a un’enorme cassa di metallo, coperta da un telo.
Tutti pensano con dolore alla sepoltura del papa in tre bare, una delle quali di piombo. Giovanni Paolo infatti è malatissimo. Solo Alex collega all’oggetto nell’autoveicolo la custodia della Sindone: dall’incendio del 1997 il Sacro Lino è custodito a Torino in un’enorme teca che ricorda una bara. Dopotutto, la mostra di Nogara aveva come oggetto proprio quella preziosa reliquia, una delle più sacre della Chiesa. Padre Andreou ha capito che la Sindone è tornata a Roma, per la seconda volta nella storia e sempre in grande segreto. Ma perché clandestinamente?
Ian Caldwell, lo scrittore americano che vive a Vienna, è al primo romanzo da solo, dopo aver firmato in coppia con Dustin Thomas, nel 2004, un altro successo mondiale, “Il codice dei quattro”.
Avvicinato a Dan Brown per i temi trattati, non esita a manifestare un chiaro debito di riconoscenza nei confronti di Umberto Eco, che gli ha trasmesso la passione per la cultura europea e i testi antichi.
È browniano, in effetti, il mistero nel quale Ian getta a capofitto i fratelli Andreou, costretti a impelagarsi perchè le indagini ufficiali non approdano a nulla. L’arcano è legato all’immagine di Cristo (vera, falsa, apocrifa?) e alle Sacre Scritture. Tutti si addentrano in un profondo segreto, oscuro come il Diatessaron, il Vangelo sconosciuto, il Quinto, custodito nella Biblioteca Vaticana. Che sia il più importante e rivelatore? Di certo nasconde un contenuto rivoluzionario. Potrebbe rispondere a tante domande, alle quali la fede chiede di non dare risposte.
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