Il Salone... al volo
- Autore: Daria Mueller
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2015
Il Palazzo della Ragione, soprannominato familiarmente “il Salone”, è uno dei monumenti più famosi di Padova. I lavori per la costruzione dell’edificio sono iniziati nel 1218; al piano terra vi è un magnifico mercato coperto (ancora oggi in funzione con le sue storiche botteghe), mentre il piano superiore dello stabile fu destinato a luogo in cui veniva amministrata la giustizia: ospitò i tribunali e gli uffici finanziari, mantenendo parzialmente questa funzione anche dopo la fine del periodo comunale, con la signoria dei Carraresi e la dominazione veneziana, sino alla rivoluzione democratica patavina del 1797. Il Salone, in senso stretto, è propriamente la grande stanza che occupa tutto il piano superiore del palazzo, la più ampia sala pensile del mondo.
Originariamente, lo spazio del piano superiore era decorato da un grandioso ciclo di affreschi a tema astrologico; queste opere sono attribuite a Giotto, ma andarono in gran parte perdute nell’incendio del 1420. Le composizioni dei disegni originali erano fondate sugli studi di Pietro d’Abano (1250-1316), medico, astrologo e docente universitario vicino al pensiero di Averroè, e presentavano (probabilmente) una sintesi del suo sapere astrologico. Dopo il rogo, gli affreschi furono ridipinti tra il 1425 e il 1440, ma il complesso schema iconografico ne uscì certamente sfalsato; oggi l’interpretazione di quelle immagini è ancora in buona parte ipotetica, ma ne sono state proposte varie letture.
Considerando l’importanza turistica del sito in questione, esiste una guida di carattere didattico che cerchi di rendere accessibile la comprensione del ciclo "esoterico"? A chi scrive ne viene in mente una: Il Salone... al volo di Daria Mueller, pubblicata dall’editrice il Torchio nel 2015, in occasione dei 700 anni dalla morte di Pietro d’Abano.
L’autrice è di formazione umanistica e si è appassionata ad argomenti astronomici, il suo testo si fonda sull’assunto che Pietro d’Abano sia l’allestitore dell’immenso affresco delle attività umane sotto l’influsso celeste dei pianeti:
“Nel Salone Cielo e Terra si incontrano nel trascorrere ordinato delle opere e dei giorni: i 12 Mesi scandiscono l’anno, metafora dello scorrere della vita stessa”.
Il calendario inizia con marzo, personificato nelle fattezze di un uomo che soffia in due corni, il segno zodiacale è l’ariete.
Si è detto molto su questa prima tappa del ciclo patavino, secondo la versione più comune anche tra le guide turistiche, il segno dell’Ariete (21 marzo-20 aprile) è associato a un individuo che si ferisce con un coltello (violenza contro sé stessi) e a un cavaliere che schiaccia un uomo (violenza contro gli altri). La scrittrice presenta una riflessione non troppo diversa, ma riguardo il cavaliere parla di un incidente anziché di un’aggressione:
“La forza di Marte, se mal diretta, è fonte di Morte”.
La saggista compie un giro completo di tutte le pitture e alcune rappresentazioni meritano di essere citate. In un riquadro un gruppo di diavoli legge dei libri, sembra che stiano celebrando un rito, è possibile che si tratti della filosofia malvagia che può corrompere gli uomini? È la vanità della sapienza e della falsa scienza che vuole sostituirsi alla Religione? O è forse l’immagine del male che attenta alla liturgia? La scrittrice fa giustamente notare che in realtà Pietro d’Abano non credeva né ai demoni né ai miracoli, e a causa di ciò fu accusato di eresia.
Assai più decifrabile è il segno del Cancro (22 giugno-22 luglio), rappresentato come un gambero e collegato alle attività estive. Altrove è immortalata una costruzione orientaleggiante che sembrerebbe essere il mausoleo di Ismail ibn Ahmad (849-907) a Bukhara (Uzbekistan), la dottoressa Mueller sostiene questa ipotesi ritenendo che la fonte per il disegno potrebbe essere l’architetto del Salone, fra’ Giovanni degli Eremitani (?-1320 ca.), che fu anche esploratore, oppure addirittura Marco Polo che fu amico di Pietro d’Abano, considerando che il padre e lo zio del mercante veneziano visitarono Bukhara.
Il Salone... al volo è una guida simpatica, insolita e informale che può divertire padovani e turisti spingendoli a porsi delle domande su un’opera d’arte fantastica, un vero scrigno padovano delle meraviglie!
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