Il bacio. L’amore nell’arte
- Autore: Serge Bramly, Jean Coulon
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2012
C’è il bacio, protettivo e rassicurante, della madre al proprio bambino. C’è il famigerato bacio di Giuda e quello della morte di tradizione mafiosa. C’è poi il bacio di cortesia e quello rubato, ben più eccitante. Quando però parliamo di baci, subito il pensiero corre all’amore, al momento magico di inebriante rapimento estatico che in un attimo infiamma il cuore, quasi sempre preludio di quell’ "altra cosa" su cui - oltre al vil denaro – gira il mondo da che esiste l’uomo.
Il bacio, mito e rito delle umane passioni, è stato raccontato, simboleggiato, esaltato, magnificato nelle arti figurative dalla pittura, dalla scultura, per non parlare poi della fotografia e del cinema.
Nella storia dell’arte è stato il tema sul quale si sono dilettati artisti di epoche, scuole, e correnti diverse.
"Il bacio. L’amore nell’arte", doverosamente vestito di rosso, curato da Serge Bramly e Jean Coulon, taglia i secoli con suggestive riproduzioni fotografiche delle opere selezionate - mero surrogato, comunque, degli originali da ammirare nei musei di tutto il mondo - , accompagnate da didascalici commenti non soltanto riferiti al campo artistico, bensì a tutto tondo, legati anche al contesto storico-sociale nel quale questi capolavori di ogni tempo furono via via creati.
Il delicato pastello carboncino de Gli innamorati di Parigi, di Robert Delaunay del 1922, stuzzica la sensibilità dell’osservatore, mentre L’allegoria dell’amore del Bronzino ne rapisce l’attenzione. La Psiche risvegliata dal bacio di Amore (1793) di Antonio Canova è poesia compenetrata in sublime scultura.
Si resta semplicemente a bocca aperta davanti all’estasi orgasmica che prorompe dal Giove ed Io (1550-1531) del Correggio. E che cosa dire dell’allegoria erotico sensuale del mito di Leda e il cigno nella versione del Veronese o in quella di Nicolas Poussin?
Dalle geometriche sensualità de Il bacio di Tamara de Lempicka - splendido olio su tela del 1922 -, al bacio saffico di Lee Miller immortalato dal grande Man Ray. Dal gesto plastico e autodistruttivo del Narciso di Caravaggio (1594-1596), all’inquietante avvolgente abbraccio del Vampiro di Edward Munch (1893-1894), all’iconografico, fumettistico e popolare Kiss V del 1964 di Roy Lichtenstein.
Assai gradevole dunque questo volume edito da Rizzoli nel 2012, con le sue coloratissime pagine ricche di genio creativo espresso talvolta con toni dolci e romantici, talvolta conturbanti e proibiti, in altri casi surreali, insoliti, enigmatici.
Impossibile non provare un minimo di reazione emotiva difronte a simili capolavori: in caso contrario, si dovrebbe prendere atto di essere affetti da manifesta e compassionevole insensibilità all’arte.
Come tutte le pubblicazioni del genere, anche questa non viene offerta a prezzo economico (€ 29,00), ma - assicuro - sono soldi benedetti.
Dopo averlo letto, anche il vostro stesso baciare non sarà mai più come quello di prima.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il bacio. L’amore nell’arte
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