Il cieco e la ballerina
- Autore: Joao Gilberto Noll
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2015
Il 29 marzo scorso, a Porto Alegre dove era nato, ci ha lasciato uno degli scrittori più importanti del Brasile, Joao Gilberto Noll. “Il cieco e la ballerina” è il suo romanzo d’esordio del 1980, un libro che riscosse il plauso della critica, che ha vinto numerosi premi e che gli diede la fama di autore contemporaneo anarchico e scandaloso. La scrittura di Noll, dal carattere visivo d’immagini in un dialogo tra cinema e letteratura, sembra seguire una successione di eventi suggestivi che si sviluppano come in un sogno; la narrazione diventa lo spazio legittimo alla riflessione. È lo stile di Joao Gilberto Noll, provocatorio e innovativo, l’inconscio come un linguaggio, perché
“la letteratura è il pathos, è shock, è dolore profondo”.
“Il cieco e la ballerina”, in parte autobiografico, riporta frammenti della vita del nostro autore, il periodo adolescenziale, le sue letture filosofiche preferite: Sant’Agostino, Sartre, Hannah Arendt e gli scrittori più amati quali Beckett e Camus. Un’esplorazione dell’inconscio, la forza trainante della sua narrazione, e per Noll un’analisi importante per liberarsi, come sottolineerà in più di un’intervista, da una repressione generata dalla rigida educazione religiosa ricevuta.
Il libro è un’antologia di racconti crudi di vite ingiuste, dai finali duri e il più delle volte spiazzanti e improvvisi che interrompono la narrazione, storie dall’atmosfera misteriosa con personaggi inquietanti che si perdono nelle loro solitudini. Un mondo suggestivo di donne che si abbandonano all’amore, di bambini lasciati a se stessi e di uomini confusi, complicati, fragili e impauriti.
“La letteratura rivela le cose che si nascondono nella vita quotidiana”
era il suo pensiero. Antieroi che descrivono il disagio e i tanti modi per manifestarlo: la rabbia, il dolore, il distacco, la repressione e l’amore. Come il protagonista del primo racconto, Qualcosa al più presto, che narra, durante gli anni del golpe militare, il gusto dell’avventura ereditato dal padre assente.
“Durante i miei primi anni di vita nacque in me il gusto per l’avventura. Mio padre mi diceva di non conoscere esattamente il perché dell’esistenza e cambiava in continuazione il lavoro, donna e città. La caratteristica più evidente di mio padre era la mobilità, si considerava un filosofo senza libri con una sola fortuna: il pensiero. Quando imparerai a leggere sarai padrone di tutte le cose. Compreso te stesso”.
Gli aveva insegnato, cambiando continuamente città donna e lavoro, che il mondo era fatto di gente, ognuno con il suo dramma. Arrestato per traffico d’armi, per il nostro protagonista si apriranno le porte di un collegio di religiosi, dove imparerà “a rubare il cibo dei preti” e dove vivrà il buio della solitudine e dell’odio. Il padre tornerà a riprenderlo per lasciarlo di nuovo da solo. Per sopravvivere si prostituirà desiderando intimamente e profondamente di non rivederlo mai più.
Oppure il protagonista de Il mio amico che descrive l’amico undicenne, della sua stessa età ma dagli occhi assenti, che amava rimanere seduto in riva al lago per ore. Manifesterà tutto il suo disprezzo per quel bambino che non l’ascolta e non lo guarda, invidiandolo per la madre, una donna giapponese, misteriosa, che non esce mai di casa.
“Quando mi giravo nella sua direzione lui guardava il cielo che si faceva scuro. Bastardo, dicevo in silenzio. Non esisteva più nessuno al mondo, soltanto la sua indifferenza, quel disprezzo proveniente da una zona buia del suo carattere, roba da gente cattiva, perversa”.
La scrittura forte, diretta, segnata dall’esistenzialismo e dalla psicoanalisi de “Il cieco e la ballerina” introduce il lettore in una visione dell’esistenza piena di impotenza e di sgomento: le storie narrate di povertà e di degrado, infelicità e malinconia, mostrano un mondo che fagocita tutto, l’uomo, i rapporti umani, il tempo. Un libro intenso e molto riflessivo.
Il cieco e la ballerina
Amazon.it: 9,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il cieco e la ballerina
Lascia il tuo commento