Il circolo dei contastorie
- Autore: Jean-Paul Carrière
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
Il testo ha per sottotitolo Storie, storielle e leggende filosofiche del mondo intero. Nel mondo del racconto inventiamo a piacere quello che vogliamo e, quando ascoltiamo una storia, usiamo l’immaginazione, non subiamo qualcosa di esterno: tutto questo ci piace.
Molte delle narrazioni presenti in questo libro hanno attraversato i secoli, incuranti di guerre, invasioni e crisi umane di vario genere, e sono giunte fino a noi, anche se magari mutate in parte o, talvolta, con significati trascesi. Molti di questi racconti ci portano in un mondo diverso anche perché chi narra, personaggio sempre misterioso e nascosto, viene da altrove ma ci parla di un qualcosa che, in qualche modo, fa parte di noi e che possiamo riconoscere, come persone singole o come popolo.
Perché abbiamo bisogno di sentire raccontare? Per divertirci, certo, ma anche per trovare un riflesso di noi stessi. Noi amiamo che ci si narri quanto amiamo narrare noi, poiché, senza una storia, sequenza di fatti, anche se a volte infarciti di aggiunte personali o trasformati in parte dalla fantasia, non c’è un passato o una continuità che ci possano caratterizzare e rassicurare, almeno sotto certi aspetti.
In questa raccolta Carrière ha riunito, in un lavoro di più di venticinque anni, numerose storie e storielle, più spesso zen e sufi, ma anche ebraiche, europee ed amerindie; inoltre, vi sono leggende ed illuminazioni, in un percorso che si può dire filosofico, in cui tutte le suggestioni presenti possono aiutare l’uomo a comprendersi ed a comprendere il mondo. Egli non ha aggiunto a questa collezione i miti, per questioni di spazio, essenzialmente, né storie di fate, folletti o fantasmi, né, tranne qualche eccezione, quelle con sfondo in cui la morale viene esplicitamente indicata. L’autore ha fatto un gran lavoro, nel riuscire ad assemblare questi racconti, alcuni assai brevi ma, sempre, intensi, e ne ha ricavato un insieme molto piacevole, per storie che narrano spesso i grandi temi dell’umanità: la morte, la giustizia, la vita ed altri che occupano costantemente la mente dell’uomo e sui quali egli s’interroga da sempre; pure, sono presenti altri tipi di racconti che strappano, spesso, più di un sorriso.
A volte, queste storie rivelano un aspetto di ambiguità o disorientano un po’, danno adito a dubbi. Comunque, Carrière ha voluto specificamente spiegare che tipo di racconti ha desiderato includere in questo libro e che sono quelli che “aiutano a vivere”, offrendo non un solo senso, un significato univoco: quelle nate per dare uno scossone alle certezze della mente; direi, proprio nello spirito dello zen. Sono, per dirla con l’autore, “racconti filosofici”, per far riflettere. A volte essi hanno origine ignota o sono di difficile collocazione temporale o di luogo; possono nascondere menzogne, inganni, illusioni.
Carrière non ha voluto fare commenti o classificazioni relativamente a queste storie poiché esse sono un po’ come il vento: inafferrabili, mutevoli e libere. Egli ha appreso questi racconti in vari modi, perchè ascoltati o trovati nei libri e li ha riuniti in questo personalissimo “Manuale di filosofia”, concepito come un percorso originale in cui sono le storie che parlano ed in cui si invita il lettore a leggerle un po’ come vuole senza seguire una strada o un metodo già tracciati da altri. Libro piacevolissimo che contiene piccole e grandi perle di saggezza. (Collana Elefanti di Garzanti, 2001).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il circolo dei contastorie
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