Il club delle fate dei libri di Thomas Montasser

Un libro coccola, perché se esiste un libro per ogni persona, anche per chi ancora non lo sa, Il club delle fate dei libri (Feltrinelli, 2023, trad. Aglae M. Pizzone) è decisamente uno di quelli che ti abbracciano dolcemente. L’autore è Thomas Montasser, giornalista e docente universitario, innamorato del potere dei libri che già ne La libreria di zia Charlotte (Neri Pozza, 2015) ce ne aveva narrato l’incantesimo.
Mettiamo un fattorino, di nome Victor Iordanescu, che mai si sarebbe sognato di frequentare assiduamente una libreria, figuriamoci poi un bookclub.
Victor in realtà è un musicista immigrato, costretto quindi dai luoghi comuni a un lavoro che meno lo realizza come persona. Aggiungiamo la sua capacità di leggere le abitudini delle persone, curiosità che decolla quando consegnando un pacco (deduce che si tratti di “lingerie”) immagina appartenga a una giovane donna. Come conoscerla se non attraverso i libri, che questa misteriosa donna - Bianca M. - sembra tanto apprezzare?

A tutto ciò aggiungiamo una piccola libreria indipendente, La fata dei libri, dove Victor mette piede: la proprietaria gli suggerisce, seguendo le indicazioni del fattorino, un primo libro forse non adatto a lui, ma grazie a questo primo passo, il racconto diventa sempre più appassionante. Le ali dell’immaginazione rendono tutto possibile.
Ecco quindi un libro che parla di libri, dedicato a chi i libri ama sfogliarli, respirarli, consapevole della loro grande potenza.

Victor, nell’arco di circa 160 pagine scorrevolissime, conosce un ragazzino apparentemente saccente, ma con alle spalle una storia tenera e amara al contempo, un cane di nome “Venerdì”, probabilmente abbandonato, e una dodicenne chiacchierona che ama inventare storie fantastiche.
E infine approda in un club di lettura molto attivo. Il furgone del fattorino si popola man mano che Victor scopre quanto la letteratura possa portarti lontano. E con lui lo scopriamo anche noi attraverso i labirinti dell’amore e della fantasia.