Il complesso di Chirone di Ettore Catalano

C’è solo un aspetto negativo nel dover recensire i noir: quello di non poter svelare l’assassino, altrimenti ogni potenziale lettore perderebbe interesse al libro. E non sarò certo io a fare questo torto al professor Ettore Catalano.
Nell’agosto 2023 presentai a Brindisi il quarto noir della serie, Il fascino della sirena, che fino a quel momento era stato il mio preferito. Catalano era riuscito ad accompagnare il lettore nella storia di un amore impossibile ma eterno, attraverso una serie di omicidi che - lo si scopre solo alla fine - facevano solo da contorno a un grande amore, fantasioso da un lato ma reale nella profondità dei sentimenti dall’altro.
Questa volta, con Il complesso di Chirone, il quinto noir di Catalano per Progedit (2024), il vice-questore Tanzarella si trova alle prese con un omicidio in ambito accademico.

Nella lettura del libro - al dì là degli intrecci della storia, tipici di un noir - Ettore Catalano ricama con la penna anche delle immagini che allietano l’anima del lettore, come ad esempio quando fa parlare l’ispettore Mimmo Pecere di un terreno tra Brindisi e Ostuni, dove si trova un vasto appezzamento che un tempo era stato latifondo dei Dentice di Frasso, e all’interno del quale si trova una masseria che fu anche rifugio della banda del famoso "Sergente Romano" (il noto brigante Pasquale Domenico Romano, ucciso a Gioia del Colle nel gennaio del 1863). Tocchi di classe di un narratore che ama anche la storia.
Il caso, stavolta, riguarda l’ingratitudine nel mondo accademico. Per risolverlo il vice-questore deve ricorrere alle reminiscenze foscoliane e alle origini mitologiche della costellazione del centauro Chirone. Suspense e cultura classica sono il minimo comune denominatore di tutti i gialli di Catalano.
È un noir che tratta delle fragilità umane, senza giudicare. Ci sono i fatti ci sono le profondità delle anime e ci sono le debolezze degli esseri umani. MaEttore Catalano non giudica nessuno:

E chi po’ sapiri... pirchi’ unu tanti voti arrobba, pirchi’ unu tanti voti ammazza... Cumpatisciu puru lu delitti" (Luigi Pirandello).

Da leggere assolutamente.