Il dottore, sua moglie e l’orologio di Anna Katherine Green

Einaudi Stile Libero ha dato via libera a una nuova collana, intitolata "Criminali", solo in ebook dove racchiuderà brevi racconti crime, storie vere, forti, a volte crude, veicolate attraverso cronache, reportage, biografie, atti processuali, a cura di Beniamino Vignola.
Il dottore, sua moglie e l’orologio di Anna Katherine Green è il terzo volume proposto.

Prima di parlare del breve testo, è importante fare una rapida panoramica sull’autrice. Anna Katherine Green era una scrittrice nata nel 1846 a Brooklyn che si appassiona ben presto alla scrittura e in particolare al genere poliziesco.
Nonostante la reticenza del padre - che non vedeva di buon occhio la decisione della figlia di appassionarsi alla scrittura in questo modo - Anna Katherina viene supportata dalla propria matrigna a mettere a frutto questa sua propensione per la scrittura.

Il lavoro da avvocato svolto dal padre offre alla Green l’occasione e i mezzi per rendere le sue storie più realistiche, usufruendo della legge e delle conoscenze del campo investigativo per caratterizzare nel miglior modo possibile i propri personaggi.
Altra caratteristica della Green sono i primati che ha nel tempo raggiunto: è la prima donna a pubblicare esclusivamente racconti polizieschi, genere che ha rivoluzionato, ed è anche la prima scrittrice a rendere noti al pubblico i propri scritti senza utilizzare uno pseudonimo, dimostrando così che anche le donne potevano avere successo in un territorio in cui gli uomini avevano il sopravvento.
Altro primato raggiunto dalla scrittrice è dovuto al fatto che fu la prima a inserire un personaggio di colore tra i protagonisti di diversi suoi racconti.

Il dottore, sua moglie e l’orologio (Einaudi Stile Libero, 2023, trad. di Luca Lamberti) introduce il personaggio di Violet Strange, la prima donna detective della storia del mystery.
L’omicidio di un uomo rispettabile nella sua stessa casa sconvolge tutti gli abitanti del condominio, la polizia brancola nel buio data la scarsità di indizi finché un detective non inizia a cercare la risposta dell’unica domanda che potrebbe davvero consentire la risoluzione del mistero. L’indagine scatenerà tutta una serie di eventi che porteranno a una sola tragica soluzione.

Il lettore viene portato all’interno di una vicenda dove gli è richiesto di prendere posizione in merito alla situazione che vede come protagonista uno dei personaggi. Oltre quindi al crimine e all’indagine, il lettore si trova a fare i conti anche con la propria empatia: credere o non credere al dottore?
La risposta viene data nell’ultimo capitolo, ma una domanda di fondo il lettore continuerà a porsela perché l’empatia è una componente fondamentale del racconto della Green. Ci si affeziona al personaggio principale cercando in ogni modo di comprendere il perché, si cercando motivazioni per far sì che la paura di fondo non venga mai a confermarsi come realtà effettiva.

Punto di grande forza è lo stile avvolgente, descrittivo quanto basta per non rendere pomposa né monotona la lettura che in questo modo rimane sempre scorrevole. Si arriva al termine del racconto senza avere l’imrpessione che il finale sia giunto troppo velocemente, saltando parti importanti. Tutto ha perfettamente senso, il lettore resta coinvolto nella vicenda fino all’ultima riga con colpi di scena calzanti e mai banali.