Il figlio del vampiro
- Autore: Heather Brewer
- Genere: Horror e Gotico
- Casa editrice: Nord
Vladimir Tod, detto Vlad, ha 13 anni, adora giocare alla playstation a ’Race to Armageddon’ ed è timido con le ragazze. Tutto questo sarebbe normale se Vlad non fosse... un vampiro, o meglio, un mezzosangue, figlio di un vampiro e di una umana.
Ha un amico spigliatissimo e popolare a scuola di nome Henry al quale da piccolo ha dato, per gioco, un morso e che, pur cercando di stare sempre in sua compagnia, viene trascinato dal suo fatuo amore per ogni ragazza carina che incontra.
Henry è l’unico, insieme all’adorata zia Nelly, infermiera, a sapere del suo segreto.
Vlad ha una carnagione bianchissima, deve portare occhiali scuri anche di giorno, mettere una potente crema solare e portarsi il pranzo al sacco a scuola, dove, in mezzo a fumanti spaghetti, la zia nasconde delle capsule di sangue 0RH +.
La sua vita è tormentata dai bulli della scuola che, se sapessero del suo segreto, starebbero alla larga. A tutto questo si aggiungono:
- la visita inaspettata del professor Otis che gli incute molto timore, ma che in seguito scoprirà essere un prezioso alleato
- l’improvviso interesse per lui da parte di Meredith, la più bella della scuola
- una compagna trovata morta dissanguata.
Vlad comincia a pensare che ci sia un cacciatore di vampiri in giro e a temere per la sua incolumità, ma scopre anche il segreto della morte dei genitore, evento per il quale nutre ancora tanta tristezza perché se ne attribuisce la colpa.
Il personaggio di Vlad mi ha affascinato perché, per questo genere di racconto, è diverso. Lui si sente ’normale’ a parte l’alimentazione, riesce ad esserlo in ogni momento della sua giornata, dal subire con atteggiamento passivo e profilo basso le vessazioni, all’emozione di dare il bacio alla ragazza che adora e alla quale non riesce neanche a chiedere di andare al ballo della scuola.
Inoltre quando comincia pian piano a scoprire le sue origini, a trovare il Lucis, un cilindretto appartenuto a suo padre e che sembra essere un’arma potentissima che non riesce ad usare, non cambia, ma lo ritiene solo un qualcosa recuperato per poter continuare a sentire dentro di sé la presenza dell’amato genitore.
Questo allampanato ragazzino conosce la pietà e anche nello scontro finale con il potentissimo antagonista del regno vampiro, D’Ablò, non infierisce sul nemico.
Il figlio del vampiro (Nord, 2011) termina con:
- il ricevimento da parte di Vlad di un tatuaggio al polso che gli regala Otis
- il ritrovamento del diario del padre
- la fine della scuola media.
Vlad torna a raccontarci qualcosa in più di sé, del mondo oltre la realtà che lui scopre leggendo la storia del padre, di nuove amicizie, di cacciatori di vampiri e della sua amicizia sempre più radicata con Henry ne ’L’apprendista vampiro’, il secondo libro.
Consigliato perché Vlad mi ha ricordato molto la figura di Harry Potter, in una dimensione meno magica e più tenebrosa.
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