Il gioco segreto del tempo di Paloma Sanchez-Garnica

“Giunse con tre ferite:

dell’amore,

della morte,

della vita."

Con questa lirica del poeta spagnolo Miguel Hernandez ha inizio il romanzo “Il gioco segreto del tempo” di Paloma Sanchez–Garnica (Piemme, 2013), già conosciuta per altre pubblicazioni di successo tra cui “La cattedrale ai confini del mondo”. Come nei versi del poeta, vita, amore e morte si mescolano in maniera incessante anche nello svolgersi delle vicende dell’intero romanzo, ambientato in Spagna durante la guerra civile combattuta dal 1936 al 1939 tra i ribelli franchisti, noti come nazionalisti, e i repubblicani fedeli al governo guidato dal fronte popolare di ispirazione marxista.

Quelle dolorose vicende sono nuovamente portate alla luce, nel periodo attuale, da Ernesto Santamaria, uno scrittore alla ricerca di un’ispirazione che, sulla bancarella di un mercatino, trova una scatola contenente alcune lettere e una vecchia foto che ritrae due giovani, Mercedes Sanchez e Andrés Rodriguez in un momento della loro breve vita felice. Questo è l’ultimo sorriso prima dello scoppio del conflitto che lacerò nel fisico e nello spirito gran parte della popolazione spagnola.
Il sogno d’amore di Andrés e Mercedes, a breve, verrà consolidato dalla nascita di un figlio: la donna mostra già un accenno di gravidanza e ambedue sorridono felici. La foto reca, sul retro, il luogo (Mostoles) e una data: 19 luglio 1936, l’inizio della guerra civile. Ernesto, desideroso di dare voce alla storia di questa coppia, di salvarne la memoria, cerca di ricostruire, grazie alla testimonianza di pochi sopravvissuti, quel passato doloroso.

Le vicende dei due giovani si intrecciano con quelle della famiglia di Eusebio Cifuentes, medico residente a Madrid insieme alla moglie e ai figli. Mentre Andrés viene catturato dai miliziani e sottoposto a maltrattamenti inumani, Mercedes trova riparo presso la famiglia del medico madrileno. L’arrivo a casa Cifuentes sarà, per Mercedes, fonte di gioia ma, poi, di profondo dolore. La futura mamma trova una sincera amica, quasi una sorella, nella figlia del dottore, Teresa. Le vicende, tristi e drammatiche, hanno il loro culmine quando Mercedes perde in un sol giorno le persone che ama di più. Tali dolori sono il risultato non soltanto del destino, ma anche della malvagità umana che porta a distruggere case e paesi e, come si leggerà nel romanzo, induce a commettere azioni ignominiose pur di aver salva la vita. Non è esente da ciò neppur il dottor Cifuentes che si macchierà di una colpa terribile per salvare la sua famiglia. Teresa, però, è diversa: lei onesta, pulita, coraggiosa rimane accanto a Mercedes. Profonda è l’amicizia fra le due donne che, seppur di differente estrazione sociale, sono unite dai sentimenti e dalle speranze in un futuro migliore, anche nei momenti più cupi.

Paloma Sanchez – Garnica descrive con estrema sensibilità e sincerità eventi che, a distanza di tanti anni, ci scuotono e ci toccano nel profondo del cuore. Come scrive Miguel Hernandez, terribili ferite vengono inflitte indistintamente alla gente e queste sono lacerazioni nei corpi dilaniati e nell’animo di coloro che perdono le persone amate. Sarà compito di Ernesto Santamaria che, come tanti letterati, possiede “quel balsamo di Fierabraccia di cui parlava don Chisciotte, i cui effetti straordinari hanno la capacità di rimettere insieme un corpo diviso in due e farlo ritornare sano come un pesce” ricomporre i brandelli di quelle esistenze e dare pace ad esse, almeno nel ricordo.

Uno splendido romanzo, fatto di rievocazioni, testimonianze e anche tratti di fantasia ma, soprattutto, di tanta umanità.