Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri
- Autore: Guido Vitiello
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2021
Guido Vitiello è filosofo di formazione e sicuramente lettore per disposizione genetica. È docente di cinema e tiene due rubriche giornalistiche. Quella su “Il Foglio” si chiama Il Bi e il Ba (a qualcuno viene in mente Nino FRASSICA?). Quella su “Internazionale” si intitola Il bibliopatologo risponde, che è tutto un programma.
In questo suo saggio, Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri (Einaudi 2021), dal tono ironico e nel contempo colto, Guido Vitiello propone delle riflessioni a impronta psicanalitica su varie tipologie di lettori (libridinosi, bibliomaniaci, devoti del parallelepipedo), dal lettore dongiovannesco a quello cataloghista, dal lettore monogamico a quello poligamico. Una riflessione che va dal modo di leggere al modo di relazionarsi col libro.
Lo sapevate che gli uomini portano i libri quasi fossero una 24 ore mentre le donne tendono a tenerli in grembo quali neonati da accudire?
E poi ci sono gli accumulatori di libri che li raccolgono, anzi li accolgono nella propria vita per possederli (“tsundoku”) e non per leggerli,
“Tsundoku è una parola d’uso colloquiale che si può tradurre come “l’atto di comprare un libro per poi non leggerlo, di solito mettendolo in una pila di altri libri non letti”.”
Anche perché chi è sempre capace di portare a termine la lettura, accettando di giungere alla fine del rapporto? Il rischio di depressione post lettura è severo:
“Si annuncia verso tre quarti del libro, quando lo spessore delle pagine residue si assottiglia: i più tenaci si impongono di centellinare quel che resta, ma presto o tardi l’appuntamento tanto temuto con la parola fine arriva.”
Molte e interessanti le variegate informazioni che troviamo in questo saggio. Ad esempio: che dire del citato artista americano Dennis Malone, che ha trascritto Moby Dick su sei rotoli di carta igienica? Quale sarà stata la sua idea?
Non da ultima è sicuramente apprezzabile l’ampia bibliografia citata dall’autore. Offre interessanti spunti per chi, dopo aver letto il saggio, ha intenzione di continuare a leggere serialmente…
Personalmente, sono d’accordo con Plinio il Vecchio:
“Nullus est liber tam malus, ut non aliqua parte prosit: nessun libro è così cattivo che in qualche sua parte non possa giovare.”
Ma questo vale solo per le letture attive. A mio modesto avviso, quelle passive hanno soprattutto dell’erotomanico o, più candidamente, sono dei racconti tra il mitologico e il favolistico simili e stimolanti l’attività onirica; secondo il filosofo francese Jules De Gauthier: “Il potere concesso all’uomo di credersi diverso da quello che è”. Ovvero la possibilità di trovare un mondo alternativo gratificante, forse compensatorio come nel caso dei “viveurs de romans” quali Don Chisciotte e Madame Bovary.
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Un libro perfetto per...
Consigliato ai lettori patologici, ovvero a coloro che provano piacere nel leggere e continuano, continuano, continuano… a leggere anche me.
A tutti pongo l’invito a cercarsi e ritrovarsi nelle varie forme di lettori presentate e a darne comunicazione all’autore al suo indirizzo [g.vitiello@internazionale.it.]
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri
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