Il libro dei grandi contrari filosofici di Oscar Brenifier, Jacques Després

Staccate i vostri ragazzi, almeno per un po’, da tv, tablet, play-station, i-pad, e regalate loro questo variopinto volume di profondità filosofiche: ne stimolerete l’intelligenza e la capacità riflessiva, invogliandoli a porsi le prime domande su realtà e cose che accompagnano la vita, e contribuirete ad attivare i loro giovani e freschi meccanismi di pensiero.

Ogni tanto bisognerebbe distogliere i bambini dalla passività dei giochi virtuali e dalla dipendenza da internet, di cui sono affetti comunque anche buona parte degli adulti.
Il libro dei grandi contrari filosofici (Isbn Edizioni, 2012) ha appunto questa nobile funzione: aiutare a sviluppare, divertendosi, le capacità di analisi, ricerca e riflessione su concetti appartenenti alla quotidianità.

I vostri figli e nipoti non troveranno niente di barboso, nulla per cui sbadigliare: sperimenteranno invece una lettura intelligente e stimolante dei testi di Oscar Brenifier, allietata dalle giocose illustrazioni proposte da Jacques Després.

La realtà - se ancora non ve ne siete accorti - si basa sui contrari: bello e brutto, aria e materia, bene e male, acqua e fuoco, giorno e notte, cielo e terra, spirito e corpo, maschio e femmina. E “sono queste grandi opposizioni universali a strutturare la mente, a permetterle di riflettere”.

Il volume, la cui lettura è adatta ai ragazzi dai dieci anni in su, presenta una dozzina di coppie di definizioni antitetiche come punto di partenza per giungere a comprendere che “ ciascuno ha bisogno dell’altro”. Uno e molteplice, finito e infinito, ragione e passione, io e l’altro, attivo e passivo, e così via. Categorie di opposti, dunque, ma al tempo stesso complementari tra loro, essenziali uno all’altro per completarsi a vicenda e formare un unicum concettuale. Chiavi argomentative ad uso e consumo di lettori in erba – e non solo – per allenare la riflessione, elaborare ed affinare idee, opinioni e ragionamenti con una scanzonata e briosa serie di tematiche, spunti, considerazioni, però sottili e affascinanti.

Imparate a filosofare, ragazzi, a utilizzare in modo autonomo, proficuo e costruttivo la giovane materia grigia di cui disponente, ad allargare la mente, a crescere consapevoli di aver la possibilità di essere sempre in grado di pensare con la propria testa, giusto o sbagliato- ecco altri due contrari! - non importa, e non con quella del gregge, aprendosi al confronto con chi la vede all’opposto, coltivando senza mai stancarsi la piantina dello spirito critico.