Il lungo addio. Una storia vera
- Autore: Meghan O’Rourke
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giunti
- Anno di pubblicazione: 2012
Ero andata di corsa al piano di sopra come mi avevano consigliato e avevo nascosto il viso nel cuscino, come una bambina. Era uno strano capovolgimento del Natale: eravamo lì, alla fine della giornata, che andavamo su e giù per le scale, distogliendo gli occhi. Non ci aspettavamo nessun regalo, il nostro regalo veniva portato via, il dono di nostra madre, il suo corpo. (pag.256)
Con Il lungo addio. Una storia vera (Giunti, 2012), Meghan O’Rourke ripercorre il dramma della morte della madre, avvenuta a causa di un tumore al colon. L’autrice trentacinquenne, già collaboratrice di New Yorker, consegna alle stampe una sorta di diario su un periodo luttuoso realmente vissuto da lei in prima persona qualche anno addietro.
La grave malattia porta la giovane a rinsaldare i legami del suo rapporto con la madre, vissuti da tempo in modo superficiale e contradittorio, rivalutandone così alcuni aspetti fino a quel momento trascurati.
Meghan non accetta la scomparsa della mamma, realizzando una chiara incapacità a metabolizzare il dolore, a prendere in considerazione una vita senza più la sua presenza. Emerge in lei una fragilità forse inattesa, un marcato disagio nel percorrere la strada della rassegnazione e dell’accettazione del lutto in un contesto quotidiano frenetico, convulso, come quello della società americana, dove è necessario sempre e comunque apparire agli occhi altrui forti, invulnerabili. La ragazza si ritrova sola di fronte alla propria sofferenza, senza poterla condividere con qualcuno, al di là delle consuetudini sociali e degli stereotipati formalismi di una solidarietà apparente, frettolosa, di comodo.
Meghan, infatti, sarà in grado di aprirsi soltanto davanti alla propria analista, segno evidente di un disagio nel manifestare i propri sentimenti fino in fondo, di riuscire a condividere lo strazio interiore con chi le sta intorno.
Una storia vera e amara, raccontata in tutti i suoi risvolti psicologici, umani, struggenti. Il ricordo di un triste ma importante frammento di vita di questa giovane scrittrice, un memoir - come lo definirebbero i critici letterari di professione - legato a una narrazione dei fatti più emotiva che oggettiva. Un romanzo di forte impatto introspettivo - dove forse, a mio avviso, si indugia un po’ troppo nel compiacersi della sofferenza provata -, con alcuni passaggi più vicini al saggio filosofico-psicologico che al genere narrativo sul significato della malattia, del dolore, della morte. Una storia commovente, questa, fatta di emozioni, stati d’animo, sensazioni, immagini, voci, pensieri, inquietudini, angosce, disperazione, confezionata da Meghan O’ Rourke con grazia, delicatezza, tenerezza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il lungo addio. Una storia vera
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