Il moderno principe di Antonio Gramsci

In questa edizione de “Il moderno principe” (Donzelli, 2012), il testo di Antonio Gramsci è pregevolmente introdotto da due prefazioni scritte in epoca diversa dall’editore Carmine Donzelli, in cui si presenta la situazione politica e storica del tempo della stesura del testo, nonché quella personale dell’autore Gramsci che scriveva questo suo Quaderno 13. Noterelle sulla politica del Machiavelli in carcere a Turi, in qualità di oppositore al regime fascista, mentre al contempo viveva un momento di frattura con la consorte, testimoniato da alcuni carteggi scambiati con la cognata.

Lo scrittore non si limita a parlare di Machiavelli e dei mali delle tesi da lui propugnate (dedicandosi al cosiddetto "cesarismo"), ma si allarga parlando anche di altri autori che avevavo avuto interesse per il letterato fiorentino da Schopenhauer al grande critico e filosofo a lui contemporaneo Benedetto Croce, fino a fare un’analisi della situazione politica, partendo dalla prima guerra mondiale conclusasi da un decennio fino ai movimenti di destra francesi appoggiati palesemente dalla Chiesa.
Pur in carcere, Gramsci continuava a vivere in maniera attiva la vita politica e culturale del suo paese, non mancando di entrare in contraddittorio con chi poi prese le redini per lungo tempo del partito Comunista costituitosi da pochi anni e cioè Palmiro Togliatti.

Occorre precisare che il testo gramsciano, pur scorrevole nella sua stesura nè appesantito da paragrafi complessi o termini specialistici, è tuttavia un tomo da leggere con attenzione e che necessita una conoscenza a priori sia dell’autore che di quanto egli va trattando nelle sue note. Pertanto il libro, più che letto superficialmente, va quasi analizzato e studiato anche per considerare la qualità dell’autore annoverato tra i massimi critici e storici del Novecento.

Il libro "Il moderno principe" di Antonio Gramsci è un’utile testimonianza storica e letteraria, consigliato a esperti e studiosi ma anche a chi vuole conoscere qualcosa in più su un uomo politico salito sugli altari ma tuttavia oggi poco praticato.