Il mondo curioso di Calpurnia di Jacqueline Kelly

Con “Il mondo curioso di Calpurnia” (Salani Editore 2015) ritorna l’amatissima protagonista del romanzo “L’evoluzione di Calpurnia” (Salani Editore, 2011), best seller internazionale di Jacqueline Kelly.

Il nuovo secolo era giunto e con esso la neve che Calpurnia aveva visto per la prima volta.

“Il giorno di Capodanno del 1900, con mio grande stupore, vidi la prima nevicata della mia vita e nel Texas centrale è un avvenimento davvero raro”.

La neve in poche ore aveva trasformato Fentres, “la nostra normale cittadina” in un paesaggio immacolato e bellissimo. Questo avvenimento aveva fatto immaginare all’intelligente Calpurnia che la nuova era sarebbe stata splendida come pure il suo tredicesimo compleanno. Calpurnia Virginia Tate, chiamata in famiglia Callie Vee, unica femmina di sei fratelli maschi, viveva con i genitori e il nonno nella casa più grande della città. La sua famiglia possedeva una fiorente fabbrica cotoniera. La sua esistenza scorreva normale tra compiti, lavoro domestico e lezioni di piano. La sua unica consolazione era rappresentata dagli studi naturalistici con il nonno

“amavo mio nonno di un amore profondo, incondizionato, e sapevo che lui amava me”.

Il capitano Walter Tate dopo aver combattuto nella Guerra civile da parte degli Stati Confederati, aveva deciso di dedicarsi allo studio della Natura e della Scienza. Il nonno raccontava alla sua nipotina la storia del Texas di quando lui era giovane e le aveva insegnato come osservare la natura, l’importanza di essere obiettivi e che da ogni fallimento si imparava qualcosa. Callie nel suo prezioso Taccuino Scientifico appuntava le sue osservazioni come

“quando il vento soffiava da ovest, si era certi che avrebbe portato il bel tempo”.

Se il tempo era inclemente nonno e nipote nella biblioteca leggevano Darwin “che nonno venerava” o studiavano nel laboratorio i “nostri esemplari”. Era opinione del dotto e anziano signore che anche alle ragazzine con un cervello ben funzionante era consentito realizzare qualsiasi cosa. Al contrario, la madre voleva per lei il classico futuro destinato a una donna, costringendola ad apprendere le arti domestiche procurandole uno sfogo di orticaria d’origine nervosa. La volitiva ragazzina non demordeva e per se stessa progettava di studiare all’Università e nell’attesa “la mia vita interiore era piena di viaggi immaginari in paesi esotici” alimentati dalla lettura di libri e atlanti.

La scrittrice neozelandese Jacqueline Kelly, con una prosa fresca venata da humour, dipinge la personalità di una bambina dell’inizio XX Secolo che non si accontenta del classico ruolo imposto alle sue coetanee, perché la sua mente acuta e brillante richiede più ampi spazi per imporsi e realizzarsi. Entrare nel colorato e variegato mondo di Callie vuol dire incontrare un’intraprendente bambina che era consapevole di doversi aprire la strada nel mondo per “non essere una cittadina a metà”. All’inizio di ogni capitolo del libro vi sono dei brani tratti dal volume del naturalista Charles Darwin (1809-1882) “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”, regalo del nonno in occasione del tredicesimo compleanno di Calpurnia. Sfogliando le pagine del volume si comprende come il mondo animale e la natura giochino un ruolo importante. L’amore per la natura proviene dai luoghi dove Kelly ha trascorso i primi anni della sua infanzia, le rigogliose foreste di Vancouver Island, un’isola dell’Oceano Pacifico lungo la costa occidentale della Columbia Britannica in Canada, dove l’autrice viveva in contatto con la flora e la fauna di quel meraviglioso Eden.

“Sognavo di seguire le tracce di nonno e diventare una scienziata”.