Il mondo salverà la bellezza?
- Autore: Salvatore Settis
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Ponte alle Grazie
- Anno di pubblicazione: 2015
Con la prefazione di Giulia Maria Mazzoni Crespi, Il mondo salverà la bellezza? (Ponte alle Grazie, 2015) propone l’intervento alle Cascine Orsine di Zelata sull’agricoltura biodinamica del Professor Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, accademico dei Lincei. In discussione sono i temi riguardanti la consapevolezza spirituale verso il mondo sociale e agricolo: “Nuove mete spirituali in un mondo che cambia”. La lectio magistralis del prof. Settis, trattando di costituzione, di diritto, di fondamenti etici e spirituali, riesce a intrecciare gli argomenti affrontando contemporaneamente tutti i rami del sapere. Sul tema dell’ambiente riesce a dimostrare la convergenza tra approcci laici e religiosi che hanno a riferimento la riflessione sulla collettività e sul bene comune. In maniera semplice, discorsiva e contemporaneamente dotta, sapiente, il prof. Settis ricorda la forza distruttiva della seconda guerra mondiale per ripartire con una riflessione condivisa, di tutte le nazioni, verso un bene comune che superi le fratture ideologiche, tra Oriente e Occidente, tra pensiero laico e pensiero religioso. Il prof. Settis cita Isaia:
“Guai a voi che ammucchiate casa su casa e congiungete campo a campo finché non rimanga spazio e restiate i soli ad abitare la Terra”
facendo riferimento alla situazione attuale in cui la cementificazione coincide con una denatalità impressionante e che non accenna a diminuire.
Un’importantissima riflessione parte da una citazione di Nietzsche per cui dobbiamo amare non solo il nostro prossimo, ma soprattutto quelli che sono lontani da noi e, in particolare, preferendo la superiorità del futuro sul presente per orientare le azioni dell’oggi in funzione del futuro medesimo. I lontani da noi nel tempo sono “i figli dei nostri figli” ed è per loro che noi dobbiamo preoccuparci, così come dobbiamo preoccuparci dei “lontani nello spazio” e, dunque, anche di chi, vivendo a latitudini e longitudini diverse da noi, vive in un ambiente degradato assai più del nostro o che sta subendo dei veri e propri disastri ambientali. Con riferimento a Ippocrate, ricorda il nesso tra salute e bellezza, perché questa relazione rende comprensibile la necessità di avere cura dell’ambiente.
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