Il negoziatore di Frederick Forsyth

"Il negoziatore" di Frederick Forsyth è un thriller degno dei migliori film di James Bond, ambientato nel 1991 pur essendo scritto nel 1988. L’Europa è ancora divisa tra Urss e Usa anche se il nuovo presidente statunitense cerca un accordo col leader sovietico che è ancora Gorbaciov per raggiungere la pace nel mondo. Ma qualcuno, uomini potenti che hanno interesse a creare un clima di tensione, cercano di impedirlo con il rapimento del figlio del presidente Cormack.
Ci vuole un abile negoziatore e gli Americani lo trovano in Quinn, agente in congedo, cinico e amareggiato da una tragedia. Niente è come sembra, gli amici possono essere nemici o viceversa. Il negoziatore si dovrà confrontare con le forze del Male... e non dico di più.

Il finale è inaspettato perchè pone il lettore a domandarsi a chi affidare la propria sicurezza se il potere mostra solo il lato più interessato. L’opera è piena di profezie che non si sono avverate, l’Europa nel 1991 era profondamente diversa da come l’immaginava Forsyth, ma il romanzo è bello ugualmente se si considera il personaggio di Quinn, vero antieroe nella sua disillusa umanità. Anche i personaggi realmente esistiti sono ben descritti, le scene d’azione sono strutturate in modo accattivante, i dialoghi veloci.
Poteva essere una buona sceneggiatura per un film di spionaggio, ma a quanto ne so nessun regista ci ha pensato. Da leggere come intrattenimento pensando a un futuro possibile che non si è realizzato.