Il Patto Maledetto di Coalberto Testa

Rincontrarsi dopo trent’anni, rivedere i propri compagni di classe, una rimpatriata che il più delle volte emoziona nel pensare di riallacciare i rapporti con qualcuno, o per la nostalgia per il tempo trascorso e di una gioventù ormai lontana, o solo per la curiosità di scoprire cosa può legarti ancora a quel gruppo di persone. Mauro partirà da Bologna per scendere a Lecce, la sua città natale, per incontrare la sua classe liceale e per rivedere Lucio e Tania. Avvertirà sulla sua pelle l’angoscia, l’ansia, tutta la drammaticità degli eventi passati, quasi a scavare nel suo corpo, come se, dopo tanti anni, gli fosse stato chiesto “il conto”, che prima o poi arriva e devi pagarlo.
Il Patto Maledetto (Giraldi, 2024) è il nuovo romanzo di Coalberto Testa, nato a Lecce, ingegnere, vive e lavora a Bologna. Ha pubblicato numerosi libri tecnici ed è stato finalista in molti premi letterari con racconti e un romanzo. È un noir che in un susseguirsi di vicende tra realtà e illusioni, passato e presente, ci porterà dentro l’animo umano, nelle sue pieghe più intime e profonde, nei suoi segreti oscuri. Il tempo della pandemia sembrava essere alle spalle e la vita di tutti era ripresa nelle proprie quotidianità.
Mauro non era riuscito a dire no all’invito della reunion e a Lucio, o forse non avrebbe potuto farlo. Si era laureato in Medicina a Bologna, si era sposato con Eleonora e viveva la sua vita nella città che lo aveva accolto da giovane e pieno di speranza. Quello che era successo trent’anni prima con Lucio e Tania, durante la gita liceale a Venezia era ancora il suo incubo peggiore. Un’ondata di ricordi lo travolse mentre il treno percorreva il suo tragitto: si sentì pervaso da pensieri, spettri, paure che lo angosciavano di continuo.
Era stato sempre un sognatore e tutta la sua vita era a Bologna, mentre Lecce era il suo passato. Gli anni delle superiori, e da quella gita scolastica in poi il passato era divenuto un fardello pesante: non voleva neanche più sentire nominare Tania e adesso stava andando al ritrovo trentennale dove l’avrebbe rivista.

Amore, follia e morte in una danza macabra a cui avevano partecipato in tre per trenta lunghissimi anni.

Una vacanza che cercava di frammentarne i ricordi; quel tempo adolescenziale delle delusioni divenne il tempo adulto della paura. Giunto a Lecce si diresse al mare perché aveva bisogno di liberare i pensieri, di lasciarli uscire, di urlare con tutta la sua voce. Tutti i suoi punti fermi, il suo futuro, la sua tranquillità erano saltati in aria, con il dubbio di sempre:

Quello che ci accade dipende da noi oppure il nostro destino è già scritto in qualche pagina di un libro che non ci è dato leggere?

Tania la ricordava con un fisico minuto, i capelli lunghi e gli occhi chiari che ammaliavano uomini e donne. Trasgressiva e determinata, sapeva sedurre con carisma e dialettica. Aveva fascino e ne era consapevole. Aveva progettato la sua vita in silenzio anche dopo la violenza subita dal professore, che le aveva scatenato la voglia di dimostrare a se stessa di cosa fosse capace.

“ ...era consapevole del suo carattere ambivalente, del suo sdoppiamento di personalità e ne faceva un uso scientifico e calcolato. Riusciva a calibrare e a ponderare ogni azione e a finalizzarla per raggiungere uno scopo, un obiettivo.”

Mauro non riusciva ad allontanare dalla mente i ricordi di quei giorni che da adolescente in batter d’occhio si trasformò in un criminale.
Sia lui che Lucio, che non era mai riuscito a trovare pace, non osarono opporsi a Tania, al suo intento diabolico; sapevano solo di essere nei guai senza nessuna via di uscita. Si erano legati a lei da un patto di sangue, e sarebbe continuato ogni qualvolta bisognava “fare giustizia”.

“ Dovremo lasciare un segno, dare un piccolo contributo alla società affinché trionfi il bene rispetto al male. Ci rincontreremo tra trent’anni e ognuno di noi dovrà raccontare il proprio atto eroico. “

Era tutto in quella frase pronunciata a Venezia, nella loro gita scolastica di trent’anni prima e quella sera a Lecce, alla riunione di un gruppo di cinquantenni eleganti, tirati a festa, con la voglia di dimostrare che il tempo non era passato. Non era per melanconia e neanche per assecondare le memorie passate, quella era una notte nella quale si poteva compiere qualsiasi cosa. Tania scaltra, capace, burattinaia dei destini altrui aveva dato inizio a “una caccia all’uomo”.

Una trama coinvolgente che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine è Il Patto Maledetto, nel quale si indaga per trovare la realtà che si nasconde dietro l’apparenza di vite quasi perfette, nello scoprire cosa nasconde l’inquietudine e l’angoscia dei protagonisti. Tra segreti indicibili e fragilità d’animo, tra sogni e ricordi, tra ombre e fantasmi, l’emozione primaria di difesa, la paura, predominerà nel ripercorrere le loro vite rassegnate e sconfitte.
E in un vertiginoso susseguirsi di colpi di scena, il romanzo intreccerà sapientemente suspense e mistero che avvinceranno il lettore fino alla conclusione.