Il romanzo della guerra nell’anno 1914
- Autore: Alfredo Panzini
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Anno di pubblicazione: 2015
“Al signor lettore. Questo libro contiene e rivive la passione, giorno per giorno, di questo tragico tempo, tragico anche per chi è vissuto lontano dai luoghi dell’azione.“
Alfredo Panzini, marchigiano, allievo di Carducci, laureatosi in Lettere a Bologna è stato un noto romanziere e storico del nostro primo Novecento. Accademico d’Italia e firmatario del Manifesto degli intellettuali fascisti, per quarant’anni ha insegnato in un Liceo a Roma. Compilò il famoso Dizionario Moderno, edito da Hoepli nel 1905, e capolavori come Il libro dei morti, La Lanterna di Diogene, Viaggio di un povero letterato, Il Padrone sono me. Gilberto Finzi, saggista e critico letterario scomparso lo scorso anno, nell’introduzione alla sua opera lo definisce uno scrittore leggero e leggiadro, sorridente, colto, ironico, aulico, scettico ma bonario, letterato ma inventivo, pensatore debole ma di un inevitabile buonsenso. Un autore considerato minore ed ingiustamente dimenticato, con un’educazione umanistica divisa tra l’antico e il moderno dello scrivere e profondamente segnato dall’etica civile della letteratura che insegna a vivere.
Il romanzo della guerra è un piccolo volume che raccoglie in forma diaristica riflessioni e aneddoti sulla situazione italiana ed europea dell’anno 1914. Il governo Italiano aveva scelto la sua posizione neutrale ma nei successivi dieci mesi si decise di scendere in campo a fianco dell’Intesa. In quei mesi molto accadde, trame politiche e diplomatiche, giornali e pubblicazioni a favore degli scontri tra neutralisti e interventisti, che animando le piazze fecero breccia negli animi degli italiani ancora indecisi. Lo scrittore Panzini descrive lo stato confusionale e di allerta di una Nazione alle prese con le dichiarazioni di guerra in Europa e la sofferta neutralità dell’Italia, riportando le ragioni che divisero l’opinione pubblica tra interventisti e chi invece ne era contrario. Fu un anno di tali incertezze generali, durante il quale ricorreranno parole come conflitto, mobilitazione, pacifismo dei socialisti, razza e nuovo mondo.
“Lunedì 3 agosto, il mattino è sereno … Esco: la realtà mi richiama terribile. Ad un bar, dove prendo il caffè, ci sono già i fogli del mattino. Recano le dichiarazioni di guerra. Anche l’Inghilterra! L’Inghilterra! Guglielmo annunzia al mondo che la levato la spada e non la deporrà se non con onore. Le dichiarazioni di sfida delle grandi nazioni, in caratteri grandi neri, parole immote in istile di prammatica, producono un’azione paralizzante anche nel giovane che mesce il caffè.“
Panzini discuterà dell’immane tragedia con due suoi grandi amici, Renato Serra, che morirà in guerra l’anno seguente e Mario Missiroli, convinto da tempo che la Germania volesse la guerra, perché il popolo germanico, giovane e povero, ansioso di egemonia, era contro i popoli ricchi e capitalisti (inglesi e francesi) che avevano il dominio del mondo. La Germania viene descritta, dal nostro autore, come un’operosa officina; la sua cultura filosofica e la sua letteratura, la più vasta d’Europa; il suo esercito, una perfetta e funzionale macchina, mai ideata prima. Molte erano le ragioni che spingevano un popolo alla guerra, e quello germanico si considerava
una nazione eletta, nobile con la missione nella storia di ringiovanire le vecchie razze d’Europa con la diffusione del sangue tedesco.
Pagine di riflessioni, di note e stati d’animo: un libro di notevole interesse. La storia incerta e dolorosa del suo tempo appuntata quotidianamente dallo scrittore, fatta di dialoghi, articoli pubblicati e delle voci che amava raccogliere di viandanti e madri ansiose per il destino dei loro figli. Un‘opera nella quale si colgono l’aulicità e il classicismo, doti indiscusse dell’autore e, con il suo linguaggio di assoluta libertà, tenta di comprendere e capire il perché delle imminenti barbarie che avrebbero provocato in Europa, di lì a poco, milioni di morti e di feriti.
Il Romanzo Della Guerra Nell'anno 1914
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