Il sapore del Natale
- Autore: Andrea Vitali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2015
“Il sapore del Natale” (Garzanti, 2015), narrazione breve e semplice, i cui proventi saranno devoluti in beneficenza, è una delle tante storie che Andrea Vitali ambienta nella sua Bellano, paese posto sulla sponda orientale del lago di Como e ormai noto quasi quanto l’autore stesso poiché questi lì ha ambientato i suoi romanzi, ora davvero numerosi, letti, conosciuti e apprezzati da un folto pubblico.
La narrazione, cronologicamente indietro di più di sessant’anni, si svolge proprio la vigilia di Natale, tra famiglie che festeggiano ancora la natività di Gesù in modo tradizionale e gli immancabili carabinieri, chiamati a dirimere una questione non così grave ma importante per i semplici protagonisti della storia.
Mancano poco più di ventiquattr’ore alla festa più gioiosa dell’anno e nelle case si respira un’aria diversa, speciale: Americo Rigazzi, coltivatore diretto laborioso, per mesi aveva atteso quel giorno, coltivando la sua terra ma, soprattutto, curando e nutrendo nel miglior modo possibile i suoi animali, per la precisione i capponi che avrebbero dovuto essere il “piatto forte” del pranzo di Natale da consumarsi in famiglia e con i parenti. Ma la vigilia della festa qualcuno che ben conosce il Rigazzi s’intrufola nel suo cascinale e porta via tre dei suoi magnifici capponi. Purtroppo, come in ogni storia che si rispetti, non tutto va per il verso giusto e, così, per una casualità che mai si sarebbe immaginata e che, comunque, non si poteva render nota per non creare un piccolo scandalo che sarebbe andato oltre il paese, qualcuno s’era trovato lì, sul luogo del misfatto e aveva visto il ladro. Rigazzi, dopo le parole udite dalla testimone, tale Maria “Puntura” di cui, però, si deve leggere nel libro, s’avvia verso la caserma ma non trova grande collaborazione da parte delle forze dell’ordine. Quel detto e non detto, quel testimone che ha parlato ma non può presentarsi, il pensiero delle feste in famiglia per il maresciallo e di un giorno di festa anche per il carabiniere Ausilio rendono un po’ più lunghe e complicate le vicende della famiglia Rigazzi che vanno, inoltre, a intersecarsi con quelle di gente più povera per la quale il Natale è un giorno come gli altri soprattutto perché il capofamiglia non ha un lavoro così sicuro e stabile da garantire una bella festa natalizia alla numerosa figliolanza.
Che fare? Rigazzi s’affanna, rivuole i suoi capponi ma la vicenda non avrà una vera e propria soluzione anche perché il furto è di poca importanza
“…e perché, in fondo, non era successo niente di che e poi….poi era Natale”
La narrazione è breve ma più che gradevole e riporta al passato con un senso di malinconia misto a dolcezza. Leggendo il libro, si potrebbe proprio dire “Non ci sono più i Natali di una volta” perché in esso c’è un’atmosfera fatta di poco benessere eppur magica perché intrisa di quella sacralità che oggi non c’è più, di quel senso di famiglia che scalda i cuori e di quell’ esser felici anche solo davanti a una tavola ben imbandita, cosa che, in quegli anni, si verificava saltuariamente.
In un ambiente più povero, più semplice, tutto appare più prezioso, tutto ha più valore. Leggere “Il sapore del Natale” ci rende desiderosi di tornare indietro, di ritrovare quell’antica e profonda serenità fatta di piccole ma grandi cose.
L’abilità di Andrea Vitali sta proprio qui: nel ricreare, a volte con levità, a volte con delicata ironia, l’atmosfera dei tempi passati, nel renderla viva, presente, palpitante e coinvolgente.
Il sapore del Natale
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