Il sentiero dei bambini dimenticati di Elly Griffiths

Nelle melmose e paludose atmosfere del North Norfolk inglesi si ambienta questo primo romanzo di Elly Griffiths, che pare abbia preso spunto dal marito archeologo e dai racconti della zia, per scrivere questo bestseller dopo poche settimane dall’uscita, grazie ai tam tam dei lettori.

Uno dei punti a favore di questo inaspettato successo è stato la "creazione" del bel personaggio di Ruth Galloway, robusta protagonista, così lontana dalle algide, perfette e bambolesche eroine moderne, così vicina alla gente comune, sempre in lotta con la bilancia e la condizione di single.
Professionista, a conoscenza del "linguaggio delle ossa", viene coinvolta dall’ispettore Nelson per il ritrovamento di un braccino di bimba, probabilmente appartenente a Lucy, scomparsa da una decina di anni, mentre la narrazione in prima persona e virgolettata ci fa intuire una nuova vittima, che costringerà ispettore e archeologa forense a lottare contro il tempo!

Sebbene le atmosfere piovose e desolanti contribuiscano ad aumentare il senso di angoscia, forse manca quel soffio in più per farne un thriller fuori dagli schemi e catturare appieno l’attenzione del lettore.
Quel che rimane, forse, è solo la scoperta di questa nuova eroina, che animerà una serie di cui sarà protagonista.