Il signor Valéry di Gonçalo M. Tavares

Venticinque brevi racconti. Venticinque favole. Venticinque aforismi. Non saprei come definire queste venticinque brevi storie e probabilmente tutte queste definizioni vanno bene. Un libro che appena preso in mano e letto le prime frasi sembra quasi indirizzato ai più piccoli, ma solo in apparenza. Il signor Valéry è un libro per adulti indubbiamente.

Il signor Valéry è un uomo molto logico e cerca di razionalizzare tutto quello che lo circonda e lo riguarda spingendo i suoi ragionamenti a tal punto che la sua logica sfocia spesso nell’assurdo e nel nonsense. In questo suo sforzo e tentativo gli vengono in aiuto i disegni che lui usa sovente e in modo costruttivo.

I temi delle microstorie sono i più svariati e banali, dall’organizzazione delle cose in casa al modo di evitare le intemperie come la pioggia, dal tentativo di non sentirsi inferiore agli altri al mezzo di trasporto per raggiungere una località vicina, alle relazioni sociali.

L’autore descrive così le paure, le ansie, le problematiche che affliggono l’uomo e il suo tentativo di darsi sempre una spiegazione, anche nel caso di cose che non sono chiare e che non possono trovare un fondamento nella parte razionale del nostro cervello, come quando cerca di disegnare uno scaleo invisibile. Spiegazioni non sempre ovvie e soprattutto spesso in contraddizione col comune e sensato pensare.

Un libro interessante direi, da leggere, non fosse altro perché è una lettura piacevole e che permette di farsi un’idea su come ci comportiamo quando affrontiamo le piccole problematiche della vita, nonché permette di offrirci una panoramica di quelle che possono essere le nostre manie e ossessioni. Non penso che siano storie che necessariamente abbiano una morale dato che alcune, come detto, sfociano nell’assurdo e nel nonsense. Forse è questo lo scopo, se uno proprio vuole trovarlo, ossia la perdita di significato di un particolare comportamento o di una particolare condizione quando decidiamo di andarlo a cercare.

Con questo romanzo Gonçalo M. Tavares ha ottenuto il Premio Branquinho da Fonseca e diversi riconoscimenti. Il nome Valéry è un omaggio al poeta francese Paul Valéry con il quale però il personaggio creato dallo scrittore portoghese condivide poco tra cui, forse, l’indagine assidua dei processi cognitivi.