Il silenzio certosino
- Autore: Vincenzo Malacrinò
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2013
“Ancora una volta si può affermare che è il silenzio che parla. È il silenzio che dice. È il silenzio che canta e che interroga l’anima”.
“La vita dei monaci certosini è la dimostrazione concreta di come la preghiera vive nel cuore dei cuori, in angoli conosciuti e sconosciuti dell’animo umano tanto da diffondere dolcezza e pace all’universo intero così come ad ogni uomo che beneficia del suo stesso profumo”.
Queste sono le parole di Monsignor Josè Saraiva Martins nella prefazione di “Il silenzio certosino” (Iiriti Editore, 2013) di Vincenzo Malacrinò, giornalista, scrittore, professore, che ha scelto di vivere e raccontare un’esperienza unica.
Il viaggio che l’autore ha compiuto nella Certosa di Serra San Bruno riassunto in questo volume prezioso è un viaggio alla ricerca del significato più profondo del silenzio attraverso la vita dei monaci della Certosa. Un luogo dove la spiritualità è aiutata dalla bellezza che la circonda - alberi di faggio, abeti bianchi secolari - e dall’atmosfera millenaria e sacra che la caratterizza.
Fondata da Bruno di Colonia nel lontano 1090, proprio per la sua caratteristica di luogo silenzioso, immerso nella natura incontaminata. Il Santo decise di ritirarsi a vita monastica e dedicarsi alla contemplazione.
“Il silenzio certosino” è un reportage esclusivo dentro la Certosa di Serra San Bruno
“per parlare di silenzio o meglio di questo viaggio tra meditazione e preghiera in un angolo incantato della Calabria”.
Vincenzo Malacrinò ha specificato nelle sue note al libro di volerlo dedicare a Dio, nella speranza che tanti possano scoprire “La Voce del silenzio”: dolce melodia che unisce tutti i figli al Supremo. L’autore ha evidenziato che nel silenzio i monaci della Certosa cercano e trovano Dio, e che tutti gli uomini del mondo possono individuare i propri spazi di silenzio, per cercare e trovare Dio.
“Il silenzio se ascoltato parla più delle parole; Il silenzio, se compreso conduce l’uomo verso strade lontane; Il silenzio se praticato, porta l’uomo ad una maggiore consapevolezza di sé, ed augura a tutti di trovare attraverso il Silenzio la pace a la gioia del cuore”.
Vincenzo Malacrinò ha vissuto la rara esperienza di trascorrere del tempo all’interno della clausura ed ha condiviso con i monaci lo scandire di un tempo intenso, di preghiera continua nel lavoro, nello studio, nei momenti di fraternità, in ogni loro respiro.
“L’orazione per il monaco è l’aria di ogni istante; ed ancora l’ossigeno della vita interiore che pervade ovunque”.
Una vita semplice, umile, regolata dall’essenziale, governata dal silenzio.
“I monaci vivono l’esperienza del silenzio con la profondità di chi si alimenta costantemente con la preghiera”.
Un pasto semplice al giorno in cella, il venerdì digiuno, il pranzo in comune solo la domenica e i giorni di festa, il lavoro manuale, lo studio, la preghiera solitaria e in comune, l’adorazione e la contemplazione per lunghe ore davanti al Sacramento dell’Eucarestia, poche ore di sonno e lo spaziamento, l’uscita settimanale tra i sentieri del bosco per raggiungere la località di Pietra del Signore.
Vincenzo Malacrinò ha seguito questi momenti con umiltà, dedizione, immortalandoli in un diario semplice ma intenso e impreziosendoli con immagini emozionanti. Lui uomo laico tra un gruppo di monaci che regalano serenità e mostrano con la loro vita una dimensione
“indescrivibile ma che noi ogni giorno nel “caos” frenetico della vita cerchiamo di raggiungere”.
Noi leggendo questo saggio comprendiamo sino in fondo quanto utile sia la solitudine e il silenzio di un eremo che apre il cuore dell’essere umano a sé stesso e a Dio. Gli introiti derivanti dalla vendita de “Il silenzio certosino” saranno devoluti in beneficenza.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il silenzio certosino
Lascia il tuo commento