Il silenzio di Laura di Paula Fox

Claustrofobico, ingannevole, ma inaspettatamente emozionante il romanzo di Paula Fox “Il silenzio di Laura” (Fazi Editore, 2018) ci racconta delle relazioni di una famiglia spagnola/cubano-americana che si ritrova in un albergo di New York alla vigilia di un viaggio in Africa di due di loro.
Laura Maldonada, la protagonista, e suo marito Desmond Clapper bevono scotch e soda e aspettano l’arrivo di Clara Hansen, la figlia di Laura avuta da un precedente matrimonio, di Carlos, il fratello e di Peter Rice il suo editore. I cinque che s’incontrano dopo un lungo tempo decidono di uscire a cena. Cena che si rivela presto una seduta catartica di tutti i passati risentimenti tra i protagonisti a cui Peter, non della famiglia, assiste attonito e si trasforma presto in uno scontro amaro.
Laura ostile e crudele la presiede e pur sapendo che la madre Alma è morta di infarto quella mattina nella casa di riposo dove si trovava, non dice nulla.

In circa 200 pagine la Fox copre solo un giorno nella vita del clan dei Maldonada catturando con un linguaggio spregiudicato l’interesse del lettore. I Maldonada sono emigrati dalla Spagna a Cuba prima della guerra ispano-americana e dopo la morte del pater familias sono emigrati in America. La famiglia, se così può essere chiamata, alla morte di Alma è composta da Laura che dal lavoro e dal carattere determinato ricorda l’autrice stessa, da Carlos gay dichiarato, da Clara, ragazza eccessivamente riservata, e Desmond il secondo marito di Laura perennemente ubriaco. Il ritratto psicologico che costruisce con magistrale bravura la Fox mettendo in luce le debolezze, le fobie, le relazioni malate tra i personaggi è profondo e rivela in parte il carattere esplosivo della protagonista ma al contempo le sue tante debolezze. In un crescendo di battute, cattiverie, rimproveri, frecciatine più o meno ironiche il romanzo si conclude con una rivelazione di un drammatico segreto da parte di Laura.
“Il silenzio di Laura” è un romanzo intenso, coinvolgente che ti mette davanti alla realtà ingannevole delle relazioni famigliari che spesso segnano per tutta la vita.