Il sogno di Unnur
- Autore: Ragnar Jónasson
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2024
Veramente eccellente la scrittura di Ragnar Jònasson, lo scrittore islandese che con questo romanzo coinvolgente conclude la trilogia dedicata alla poliziotta di Reykjavik Hulda Hermannsdòttir, personaggio molto ben costruito e veramente originale nella tradizione del giallo nordico.
Il sogno di Unnur (Marsilio, 2024, trad. di Valeria Raimondi) è un libro breve, ma pieno di una suspense tutta psicologica, basata sull’isolamento, il gelo, le condizioni meteorologiche avverse sino all’invivibilità per gli esseri umani, in una valle islandese lontano da tutto e tutti, alla vigilia di Natale del 1987.
Il racconto di Jònasson comincia due mesi dopo , nel febbraio successivo, quando Hulda, reduce da una vicenda familiare di cui si dirà successivamente, viene incaricata di una indagine molto complessa, per un duplice delitto che è stato consumato presumibilmente a Natale, quando la regione era stata investita da una tempesta di neve e vento eccezionale anche per quella latitudine. La tempesta aveva interrotto comunicazioni telefoniche, energia elettrica, lasciando nel più totale isolamento una fattoria sperduta, dove i suoi abitanti, la coppia di Einar e Erla, vivevano e lavoravano la terra, allevando gli animali, malgrado la manifesta invivibilità di quel luogo, che Einar continuava testardamente a voler conservare come retaggio dei suoi avi, malgrado Erla invece vivesse con profonda difficoltà il freddo, la solitudine, la mancanza di rapporti umani.
Solo la figlia Anna, che viveva in una baita poco lontana, poteva confortarla, soprattutto nell’approssimarsi del Natale: il 23 dicembre, al tramonto, alla porta della fattoria si era presentato imprevedibilmente un uomo, quasi assiderato, che proclamava di essersi perso, mentre con due amici era andato a caccia. Einar lo accoglie in casa, malgrado Erla invece lo guardi con diffidenza, convinta che l’uomo, Leo, sia un bugiardo e sia entrato in casa mettendo a rischio il delicato equilibrio della coppia. La luce elettrica interrotta, il telefono fuori uso, la violenta tempesta e le temperature che scendono in picchiata conferiscono alla scena una drammaticità che porterà ben presto a un finale orribile. Lo scrittore porta avanti contemporaneamente anche la vicenda privata di Hulda, di suo marito Jon, della figlia adolescente Dimma che nelle stesse giornate vivono una storia familiare di pari drammaticità.
Romanzo costruito in modo magistrale, nel quale le due vicende parallele si intersecano con una terza storia, si sovrappongono, conferendo all’atmosfera nella quale l’autore le ha collocate una drammaticità che viene anche dalla condizione psichica dei protagonisti. Ragnar Jònasson sa come parlare di argomenti molto delicati, sa raccontare l’amore tossico e malato che conduce alla follia, al delitto; sa costruire personaggi realistici, efficaci, anche se vivono in luoghi apparentemente inaccessibili, ma nondimeno vivono passioni umanamente riconoscibili e molto ben descritte.
Unnur, il nome che compare nel titolo, è quello di una ragazza dai capelli rossi che cerca una vita diversa, autonoma, tutta sua, e che pagherà duramente questo sogno di libertà.
Libro apprezzato dalla stampa internazionale dato che il nome del suo autore è ormai conosciuto perché tradotto in tutto il mondo. Nell’edizione Marsilio la traduzione efficace dall’inglese si deve a Valeria Raimondi .
Il sogno di Unnur
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