Il sole ci verrà a cercare
- Autore: Ramona Ausubel
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2013
“Anche se sei al mondo da qualche giorno, la tua storia, la nostra storia, è cominciata molto tempo fa”.
Una madre racconta alla propria figlia una vicenda lontana ma fondamentale per comprendere il presente giacché “la verità è nel tramandare”. È un racconto che Lena, protagonista del libro, rivelazione letteraria dell’anno secondo The New Yorker, conosce bene e non solo perché l’ha vissuta.
“Questa conoscenza ha radici da qualche parte nelle mie ossa, nel mio cuore.”
Nel romanzo che l’autrice dedica alle sue nonne Anne e Alice (“che mi hanno raccontato le loro storie lasciando spazio alla mia immaginazione”), tutto cominciò nel 1939 ai confini settentrionali della Romania su una piccola penisola incastonata in un fiume melmoso. In questa valle popolata da nove famiglie, le giornate erano tranquille e pacifiche: le mattine erano dedicate a impastare il pane e a mungere le mucche, i bambini facevano i compiti, il fornaio aveva sempre in caldo delle pagnotte da sfornare, il fruttivendolo riempiva gli scaffali di cavoli cappucci e di patate e il banchiere contava rotoli di monete e li metteva via al sicuro. Il fiume Dnestr scorreva tranquillo e vegliava sul villaggio nel quale viveva anche la famiglia di Vladimir il raccoglitore di cavoli composta di padre, madre e tre figli, Moishe, Regina e Lena.
“La nostra esistenza apparteneva a quel luogo, non avevamo il desiderio di trasferirci altrove”.
Gli abitanti sapevano che in un paese non troppo lontano “un uomo con i baffi squadrati voleva rifare il mondo”. Individui che professavano la stessa religione delle persone del villaggio erano costretti a registrare tutti i beni e le loro proprietà. “Il nostro è stato un popolo migrante fin dal principio”. Inoltre su tutti i loro passaporti “veniva stampata una grande J rossa: Jude, ebreo”. Erano i primi accenni della tempesta che stava per piombare sull’intera Europa: la II Guerra Mondiale. La pace era ormai solo un ricordo anche in quel piccolo insediamento.
Tutto cambiò il giorno nel quale dal fiume emerse una sconosciuta “bagnata e malconcia, vestita di abiti stracciati”, la sola a essere sopravvissuta al massacro nazista avvenuto nel vicino villaggio. Nel centro esatto del continente un gruppo isolato di persone per sfuggire all’orrore decise così di inventarsi un mondo perfetto, perché “quando non rimane nient’altro da fare e nessun altro posto dove andare, il mondo ricomincia da capo”.
La scrittrice Ramona Ausubel, statunitense di origini rumene, con uno stile originale che ha immediatamente avuto successo di critica e pubblico negli USA, rievoca la storia della bisnonna paterna nata in un villaggio dei Carpazi. Affidata agli zii fin da quando era in fasce, la bambina diventata adulta riuscì a scampare ai nazisti, sopravvivendo a lungo nei campi e nelle foreste. La ragazza sbarcò a New York recando con sé una logora valigia e la nostalgia per le montagne dell’infanzia. A sua nipote ora è spettato il compito di riportare alla luce tutti quei ricordi in un romanzo che è un piccolo gioiello di grazia e finezza.
“Questo è un libro sull’immenso valore che ha l’esistenza, nel nostro essere individui ma anche parte di una famiglia, di una tribù, della Storia. È un romanzo su tutte le storie che ci raccontiamo, o nascondiamo a noi stessi, per sopravvivere”.
Il sole ci verrà a cercare
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ho appena finito di leggerlo ... libro molto bello .. la scrittice riesce a farti sentire in pieno i sentimenti dei suoi personaggi ...
ammetto di aver pianto