Il tempo che vorrei
- Autore: Fabio Volo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2009
"Amo mio padre. Lo amo con tutto me stesso. Amo quest’uomo quest’ uomo che quando ero piccolo non sapeva mai quanti anni avevo. Amo quest’uomo che ancora oggi non riesce ad abbracciarmi a dirmi "Ti voglio bene". In questo siamo uguali. Ho imparato da lui. Neanche io riesco a farlo". Fabio Volo, da "Il tempo che vorrei".
Lorenzo è nato in una famiglia povera di "quella povertà di chi può fingere di non esserlo" figlio unico di una madre impeccabile e di un padre troppo preso dai conti da far quadrare per essere presente, a 13 anni smette di studiare per andare a lavorare nel bar di famiglia mettendo la sua adolescenza in mano a quelle umiliazioni che chi nasce povero deve sopportare. Lorenzo avanza nella vita a testa bassa, finché non incontra Riccardo, che gli insegna l’amore per la lettura e per la musica, facendogli scoprire nuovi mondi e infondendogli quel coraggio che lo porterà a riprendersi il suo tempo cambiando lavoro. Coraggio che si può trovare solo guardandosi intorno, girando gli occhi, uscendo dal guscio: Riccardo è come se mettesse un dito sotto al mento di Lorenzo e gli tirasse su la sua testa mostrandogli tutto quello che si era perso. Ma la vita è strana e così Lorenzo andrà a lavorare per un’agenzia di recupero crediti ritrovandosi davanti a storie estremamente simili alla sua, quando, inaspettatamente, Enrico, un pubblicitario, fiutando il suo innato talento, gli offre un lavoro. E’ da qui che parte la vera ascesa di Lorenzo, un’ascesa pesante perché soffocata dai sensi di colpa nei confronti di un padre che si sente abbandonato e che lui sente di aver abbandonato: e non importa l’aiuto economico che è in grado di dargli, lui sente di aver voltato le spalle alla sua vita e alla sua famiglia, a volte, anche ai suoi valori. Lorenzo crede di non saper amare e proprio per questa convinzione che perde la donna che ha amato di più nella sua vita, "lei che mi ha lasciato e tra un mese e mezzo si sposa", la fa scivolare via riuscendo solo a dire "hai ragione ti capisco". E che rivuole, ora che forse è troppo tardi.
Di questo parla il nuovo libro di Fabio Volo "Il tempo che vorrei" , forse il più bello dell’autore di "Esco a fare due passi"; di questo parla Volo con la sua capacità di descrivere la quotidianità di un pensiero, di un fatto, che sia divertente o doloroso, talmente bene che, nei suoi personaggi, il lettore rivede un po’ di sé. Questo romanzo è come se fosse diviso in due parti: c’è il tempo che Lorenzo vorrebbe, legato al rapporto col padre, un tempo che forse riavrà e che sa di miracolo; e c’è un tempo che Lorenzo rivorrebbe, quello con Lei, raccontato in pagine piene di "mancanza", piene di un amore che il personaggio non sa chiamare per nome. Volo accarezza delicatamente mille tematiche: quella della povertà e del peso di vederla riflessa negli occhi di ti guarda; quella di un rapporto padre-figlio logorato dal non saper dire "ti voglio bene", dal silenzio di chi non sa dire "ti ho scelto anche io"; quella dell’amicizia, vera e profonda che c’è sia per una risata che per una lacrima; quella di una paternità a cui non si è pronti perché per diventare genitori i rancori da figli devono essere cancellati; quella di un amore lasciato andare via tanto in fretta da sentirne ovunque l’odore, il richiamo. E poi, co-protagonista di questo romanzo è senza dubbio il tempo che toglie, che dà, che sfugge, che non basta, che sembra vuoto, che è ingestibile, che vorremmo e che rivorremmo. Anche noi. Ogni giorno.
Il tempo che vorrei
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Libro dalla lettura scorrevole, a volte ironico a volte talmente emozionante che le lacrime scendono senza che te ne accorgi. E’ proprio vero Lorenzo il protagonista potrebbe essere ognuno di noi e la facilità con cui ci si immedesima è qualcosa di impressionante. Rispetto agli altri libri di Volo che ho letto (Esco a fare due passi, E’ una vita che ti aspetto. Il giorno in più) questo lo trovo di una realtà e di una sincerità incredibile nel senso che quando lo leggi hai la netta sensazione di essere stato parte della vita di Lorenzo con le sembianze dell’amico Nicola, di Federica o di Giulia. Il modo con cui lo scrittore riesce a scrivere su carta emozioni e sentimenti riguardanti la malattia del padre con la conseguente naturale paura di perdere un rapporto appena ricostruito e l’amore per un donna che se n’è andata è a dir poco coinvolgente. Beh... alla fine è proprio vero "NON STAI VIVENDO SE NON SAI DI VIVERE" e quando te ne accorgi è troppo tardi, il tempo passa, scorre è veloce e purtroppo non perdona: quello che è stato è stato. Non puoi tornare indietro ma alla fine ... la lezione ti sarà servita?
é il secodo libro di Volo che leggo..il secondo che di nuovo mi ha colpito..forse anche più di un posto nel mondo!colpito nel termine più vero..l ho divorato, mangiato, riletto, sottolineato, guardato incantata..ho riso e a momenti mi veniva da piangere...nulla di meglio.alla fine mi ha spiazzato.e mi ha insegnato una lezione, il tempo che vorremmo lo abbiamo sempre a nostra disposizione..dobbiamo solo utilizzarlo al massimo!
la storia è molto personale, sembra quasi che fabio volo racconta la sua storia , le sue esperienze.
Ma il punto è un altro nonostante questo libro rispecchi molto gli aspetti della nostra società, di noi ragazzi,noi che non sappiamo amare, che non sappiamo decidere,noi che vivendo in disagio, noi che nati ci ritroviamo in situazioni traumatiche, noi che progettiamo un nuovo progetto per sfuggire da una realtà che ci uccide.
è un libro scorrevole però sottolineo che è molto ripetitivo, infatti porta anche a far stancare il lettore perchè si ci ritorva sempre la stessa storia, òle stesse espressioni.
Però voglio dire nei libri di fabio volo ci si ritrova sempre la stessa storia quasi, amici, ragazze,sesso,lavoro,divertimenti ecc,il libro è emozionante devo ammetterlo, e mi è piaciuto, tranne che per la fine, MI è PIaciuto anche perchè è ricco di aforismi,e questo mi dà l’esattezza che lo scrittore è molto informati sulla musica, sui libri.
Il tempo che vorrei è in realtà il tempo che OGNUNO di noi vorrebbe...chiunque legga questo libro riflette su ciò che avrebbe dovuto, potuto o voluto fare e che per un motivo o per un altro non ha realizzato. Non importa quanti anni si hanno, chiunque di noi ha dei rimpianti ma il messaggio del libro è chiaro: il primo passo per colmare quei vuoti è riflettere su se stessi, interrogarsi sul significato che si vuole dare alla propria vita e poi agire...agire sfidando tutto e tutti, riprendersi quello che il tempo ci toglie, e ci toglie tanto...Il tutto però sempre rispettando la propria natura.In fondo anche Lorenzo ristabilisce un rapporto col padre seguendo i propri ritmi e imparando finalmente ad amarsi e poi di conseguenza ad amare la sua lei,"la lei che mi ha lasciato e se ne è andata e che tra un mese e mezzo si sposa"
Questi sono stati i pensieri che il libro mi ha ispirato, oltre naturalmente alla piacevole scoperta della capacità descrittiva ed evocativa di Fabio Volo che non avevo ancora letto. Unico neo ll finale...sarò un’inguaribile romantica ma mi piacciono i lieto fine e comunque non amo i finali incerti che mi lasciano un po’ di agitazione!!!!
Durante la lettura de "Il tempo che vorrei" mi sono trovato a sorridere e a volte con le lacrime agli occhi. Forse perchè io e Lorenzo abbiamo molte cose in comune, tipo il rapporto con mio padre che per alcuni anni è stato difficile a causa del caratteraccio che abbiamo. Questo libro forse non sarà un capolavoro della letteratura Italiana ma a me è piaciuto e l’ho divorato in pochi giorni. Un consiglio che ci dà Fabio Volo è quello di non lasciarci sfuggire le persone che amiamo stando zitti non dimostrando loro quanto sono importanti per noi, perciò quando state con un vostro caro abbracciatelo e ditegli "ti voglio bene". Fabius
un libro delicato, emozionante, vibrante. Fabio Volo ha creato un personaggio che vorremmo fosse un nostro amico. e che in parte lo è diventato.
ok che federica se ne è andata...ma vi prego voglio sapere dove.... :(
L’ho divorato ... sono rimasta sveglia fino alle 2 di notte per finire di leggerlo e mi sono ritrovata a leggere le ultime pagine con le lacrime agli occhi! Ho letto tutti i libri di Fabio Volo, mi ci ritrovo sempre tantissimo e trovo che il suo modo di scrivere sia sempre molto coinvolgente! Lo consiglio veramente.
...un po’ deluso...
considerando che ho letto tutto c’ho che ha scritto Fabio Volo e che sono stato un fan accanito sia del Volo televisivo che del Volo radiofonico innamorandomi del Volo scrittore, ma questa volta mi ha deluso. Non mi ha emozionato e l’ho trovato scontato e addirittura egoista, ma nn nel personaggio di Lorenzo, ma nella stesura. Mi è sembrato un libro scritto sotto gamba, come se non si fosse impegnato, diciamo un libro fatto con la convinzione che tanto avrebbe venduto lo stesso... Storia banale e prima di slanci coinvolgenti, l’ho comprato appena uscito e mi ci son buttato con la certezza che lo avrei mangiato con un giorno, e amato come gli altri, invece è rimasto sul mio comodino per mesi, finchè ieri ho deciso di finirlo, come una missione. Mi ha appassionato solo nelle ultime pagine, ma come tt i libri dove l’epilogo ti assorbe per forza... Peccato, credo che il format FV sia scaduto, sia televisivamente che radiofonicamente, e purtroppo anche come autore....
Spero di ritrovare nei prossimi lavori l’umiltà che ho sempre apprezzato in lui e di poter rileggere qualcosa di paragonabile a ’Un posto nel mondo’
saluti a tutti.
non posso accettare la fine...federica, dove sei andata???ma dove, dimmelo ti prego!
Sono Brasiliana e questo è il secondo libbro di Volo che leggo. In questo ho anche pinato... Ma la fine, dai... Lei dov’è andata? Lui continuerà con la storia? uffi...
è il secondo libro di fabio volo che ho letto dopo è una vita che ti aspetto e credo che sia uno dei pochi che riesca ad emozionarmi!angosciata per il finale!!!
..ho letto tutti i libri di fabio volo..e questo,come gli altri ha saputo coinvolgermi e farmi riflettere....il modo in cui é scritto riesce a farti entrare nel vivo della storia,a essere parte di quelle pagine......
Fabio Volo...x ora..é il mio autore preferito...non mi delude mai!!=)
Forse è proprio vero che ogni lettore rivede nelle parole dello scrittore se stesso, come se il libro fosse fatto apposta per lui. Nel caso di Fabio Volo è diverso: il lettore oltre a rivedersi nelle sue parole, impara a conoscersi meglio. I libri di Volo a tratti appaiono come una sorta di manuali indiretti a chi nella vita quotidiana è parecchio indeciso. Il tempo che vorrei, probabilmente è il più toccante dei suoi romanzi, il più suggestivo, quello che lascia un pizzico d’amaro in bocca una volta terminata la lettura. Lorenzo, tuttavia, nel raccontare la propria vita, matura e questa maturazione avvenuta troppo tardi non gli permetterà di dimostrare che in fondo in fondo, qualcosa in lui è veramente cambiato.
Federica non c’era più.
E’ il primo libro che leggo di Fabio Volo. Ero spinto da una curiosità verso quel titolo che ti fa pensare a tutto, a qualcosa che anche a te forse appartiene. Mi sono detto che anch’io avrei trovato tra quelle pagine, parti di tempo della mia vita. E così è stato... Consiglio a tutti questo libro, a chi lo vedrà come un tempo proprio, e a chi lo osserverà da un punto di vista diverso... Complimenti a Fabio Volo per questo suo elegante capolavoro...
scusatemi ...ma questa federica chi è? ....
la donna che amava Lorenzo non si chiamava Sara? Federica da dov’è spuntata?!
l’ho letto piano piano ma guando la lettura mi ha coinvolto l’ho divorato in poko più di due giorni. mi ha coinvolto moltissimo ma il finale mi ha fatto rimanere un pò male. federica dopo ciò che avevamo fatto e dopo avergli confesato ke ankora lo amava nn avrebbe dovuto andarsene per la seconda volta...............
Questo è il primo libro di Fabio Volo che ho letto...ne sono rimasta affascinata,mi è piaciuto un sacco. Devovo essere belli gli altri suoi libri..
Ad ogni modo anche io mi sono ritrovata a divertirmi e a commuovermi leggendolo..soprattutto alla fine. Le ultime pagine sono devastanti. Ma quello che mi ha lasciata perplessa più di ogni altra cosa è la conclusione. Dio, è solo un libro, ma ci son rimasta male.
ps.Federica è ovviamente la ’’lei’’ di Lorenzo. Non l’ha mai nominata in tutto il libro,e Sara è la ragazza di Nicola.
Mi piace. E’ un libro autentico, fatto di emozioni autentiche. E’ da tempo che non mi emozionavo tanto leggendo un libro (e di libri ne ho letti moltissimi).
Le emozioni che Volo esterna alla sua amata, sono quelle che chiunque abbia amato almeno una volta nella vita, ha provato!
Mi ritrovo molto nel personaggio di Lorenzo . . .amare senza dimostrare, rientra nel mio carattere. Avrei voluto esprimere anch’io i miei sentimenti, almeno una volta nella vita, in modo così chiaro.
Certo se il mio ex mi avesse detto parole così belle e se mi avesse fatto provare emozioni così grandi facendo l’amore......non l’avrei mai lasciato.....
Bravo, Volo.
Ironico, profondo nella sua semplicità, intenso nel fotografare i dettagli per esprimere le emozioni.
Unica negatività:ieri non ho dormito tutta la notte per leggerti!!!!
Premessa: da 0 a 10 è pur sempre un 8 pieno.
Diverso dagli altri libri di Fabio, che ci aveva abituati troppo bene. Non ho trovato lo stesso tema della "crescita", ad esempio, di "è una vita che ti aspetto" e "un posto nel mondo" (me lo sarei aspettato e... mi sarebbe piaciuto). Il protagonista, Lorenzo, non cresce. O meglio, cresce "fuori" nel senso che riesce a dare alla sua vita un taglio nuovo, uscendo da una crisi. Ma la crescita "interna" pare non avvenga. Crescono altre figure (il padre), ma non si capisce bene come e perchè. Sembra quasi che sia lui a indurle a crescere, ma non è chiaro. Lorenzo è supplichevole, pretenzioso, bisognoso, debole. Ovvio che è molto simpatico, ma non dà la stessa ispirazione di altri protagonisti dei suoi libri. La sensazione è che non "dia risposte". Mi sembra una specie di spin off: riciclare idee già usate, ma metterle insieme in modo un po’ troppo ripetitivo. Quindi, se uno ha già letto libri di Fabio rischia di rimanere deluso. In caso contrario risulterebbe di sicuro una novità.
Ad ogni modo il libro è molto coinvolgente, scorrevole, emozionante.
Il finale induce a sperare che ci sia un seguito.
Fabio, per favore, riprendi in mano questa storia e finiscila: "il tempo che vorrei 2".
Ho avuto l’impressione che questo racconto potesse essere riassunto in sole 50 pagine. I fatti non sono tutti collegati tra loro e molti sembrano addirittura superficiali. Personalmente non sono stata coinvolta fin dall’inizio, ma le ultime pagine di questo racconto sono state capaci di commuovermi ed emozionarmi. Fabio Volo scrive con un linguaggio molto chiaro e scorrevole e quindi riesce a trasmettere molto bene i concetti e le sensazioni. In ogni caso, non è uno dei miei libri preferiti di Fabio Volo.
Non è possibile ma ci sarà un continuo su questo libro.. Ci sono rimasta malissimo voglio sapere assolutamente dov’è Federica !!!