Il tuo nome sulla pelle di Elaine Kagan

L’amore. Quante persone hanno parlato e scritto dell’amore? E in quanti modi diversi l’amore è visto? Questo libro è l’Amore. L’amore eterno. L’amore ricambiato. L’amore perso. L’amore ritrovato. Ogni parola emana amore da questo libro, si respira tra le righe un’aria dolce e a tratti graffiante. Chi può fermare l’amore? Nessuno. Nè gli altri, nè il tempo, nè le difficoltà. Se è vero amore, è questo che Elaine vuole comunicare, allora, l’amore non può finire, anche quando una storia finisce. Due giovani innamorati che si incontrano e sanno di amarsi a prima vista. I genitori della ragazza che vedono lui come una "minaccia", qualcuno da cui difendersi, da allontanare. Un ritorno di "Romeo e Giuletta" moderno... La famiglia di lei che fa credere alla propria figlia che lui non la ama più, e nello stesso momento dicono la stessa cosa al ragazzo, impedendo di vederla. Così una storia finisce. Ma non è mai troppo tardi... Chi si ama, prima o poi si rivede. Passa una vita dura per la protagonista: pensieri contorti la perseguitano, non dorme le notti, non ha più fame, vuole solo morire e poter cancellare il ricordo di lui. Di lui che è come un tatuaggio nel cuore. Lei che ha il suo nome sulla pelle. Come un graffio. Come un cancro. Come un male che vuole strappare via dal proprio corpo. Si chiede: come può un amore così grande come il nostro finire? Come ha potuto lasciarmi così, senza una spiegazione? E non sa, non conosce la verità. Può solo soffrire in silenzio, mentre i genitori credono di fare il suo bene e impedendo ai due di rivedersi. E la protagonista si fida dei suoi genitori: perchè l’hanno data al mondo con amore e lei crede che dell’amore bisogna fidarsi sempre. Elaine Kagan ci permette di vedere attraverso gli occhi della protagonista, di sentire le sue emozioni, di soffrire con lei, di pensare i suoi pensieri, di vedere il futuro buio, così come lo vede lei. Le sua scrittura incolla alle pagine del libro per la drammaticità del tema, la furia delle parole, la suspance e l’attesa che crea e alimenta il nostro desiderio di scorgervi un lieto fine. E in fondo è questo che vuole insegnare la scrittrice: che nonostante il male e gli ostacoli alla fine c’è sempre una via d’uscita, uno spiraglio di luce da afferrare. E così accade alla protagonista de "il tuo nome sulla pelle": quando ormai è anziana e la speranza è una briciola troppo piccola da raccogliere, qualcuno bussa alla sua porta... Inaspettatamente, quello che la vita le ha tolto, le viene ridato.

L’autrice di questa recensione è una scrittrice emergente: clicca sul suo nome per conoscerla meglio!