Il vescovo e il ciarlatano
- Autore: Giorgio Manganelli
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Sellerio
- Anno di pubblicazione: 2024
Il vescovo e il ciarlatano. Inconscio e letteratura: l’incontro con Ernst Bernhard di Giorgio Manganelli (Sellerio, 2024) si apre - una sorta di prefazione diversa dal solito - con una conversazione fra Caterina Cardona e l’autore, in cui Manganelli chiarisce il senso di un suo famoso saggio: La letteratura come menzogna, tema questo fondamentale nell’opera di Manganelli, che viene ripreso nel quarto capitolo.
Il volumetto consta di recensioni di libri, relazioni a convegni (tra cui il sorprendente Jung e la letteratura), testimonianze e articoli tra il 1969 e 1987, pubblicati da quotidiani e periodici.
Decisivo per la vita di scrittore di Manganelli è stato l’incontro con lo psicologo Junghiano Ernst Bernard, ebreo berlinese. Nel momento in cui era ormai irreversibile l’affermazione del potere nazista, Bernard decise di non trasferirsi in Israele (pur essendo stato da giovane un militante sionista) e scelse l’Italia.
Non scriveva volentieri, separato com’era dall’uso quotidiano del tedesco, mentre l’italiano, pur parlato bene, gli rimaneva fondamentalmente estraneo. Al carattere italiano, comunque, dedicò l’unico saggio pubblicato in vita (sulla rivista “Tempo presente” nel 1961): Il complesso della Grande Madre.
Nella sua relazione del 1973 al convegno romano su Jung e la cultura europea, a cui si è accennato sopra, che costituisce il secondo capitolo di quest’opera, Manganelli afferma a pagina 50:
La situazione dello scrittore è naturalmente asociale, antisociale, contestativa, eversiva, anche con tutti gli elementi patologici [...] con cui il discorso con la società viene vissuto e negato contemporaneamente.
E ancora:
La letteratura è stata da un secolo e mezzo in conflitto […] potremmo dire è stato il sogno della società, pensiamo ad un sogno intricato di sintassi, un sogno malizioso, attento, colto, sapiente, un sogno che tutta la società sogna, che continuamente reprime perché la letteratura continua a rinascere; [...] la letteratura non è possibile sopprimerla come non è possibile sopprimere né i propri sogni né la propria nevrosi.
Il libro si avvale anche, come una sorta di lunga postfazione, di un saggio del curatore Emanuele Trevi intitolato Come si diventa scrittori: lo spazio psichico di Giorgio Manganelli. In esso è contenuta tra l’altro una disamina delle maggiori opere dello scrittore: Hilarotragoedia, La letteratura come menzogna e La palude definitiva.
Il vescovo e il ciarlatano. Inconscio e letteratura: l'incontro con Ernst Bernhard
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