

Invisibili
- Autore: Monica Attanasio
Invisibili (Introterra, 2023) è un’opera poetica che si insinua nel cuore del lettore come un grido di resistenza, un canto di denuncia e un atto di memoria. Monica Attanasio, con una scrittura viscerale e impetuosa, traccia un percorso nella periferia dell’esistenza, là dove la marginalità non è solo geografica ma sociale, culturale ed emotiva.
Dalla prefazione, la voce dell’autrice emerge con un’urgenza sincera: il suo sguardo è quello di chi ha vissuto e racconta senza edulcorazioni, senza filtri. La sua storia personale, segnata da violenze, privazioni e un’indomita volontà di riscatto, diventa il motore di una poetica che non lascia indifferenti.
Il cambiamento è possibile solo se si cambia nelle piccole azioni, nelle attenzioni banali e nei pensieri. Il cambiamento non può essere delegato a qualcun altro o a qualcosa di astratto come “LO STATO”.
Le poesie raccolte in questo libro sono affondi nel buio dell’infanzia negata, nelle strade ferite di Secondigliano, nei corpi abusati, nelle voci silenziate. In Gatto Rosso, la città diventa un cimitero di innocenza, un luogo dove la violenza si radica nel quotidiano:
Non osare da mangiare al bambino. Pensalo morto, si taglierà da solo, griderà alla morte. Madre non vede, padre le dà il pene. Violentata l’infanzia che non la tiene.
Allo stesso modo, in Sniffa Eroina, la condizione degli ultimi viene espressa con immagini crude e dolorose:
È un bambino a pulire tutta la sabbia che hai sporcato, la pizza che hai consumato, le memorie bucate su cui sei scivolato.
Il linguaggio è diretto, spesso brutale, ma mai gratuito: ogni parola è un colpo che scava, che riporta alla luce l’invisibile, chi è stato dimenticato, chi è stato cancellato. La poesia, in Invisibili, è uno strumento di lotta e di trasformazione, un atto politico oltre che lirico. Attanasio scrive per non lasciare morire le storie, per restituire dignità a chi non ha mai avuto voce. Accanto al dolore, però, c’è anche il respiro della speranza. In Silenzio, la parola si fa rifugio, un luogo in cui ricomporsi e trovare forza:
Il silenzio è nel mare, denso di accoglienza mite, acqua salata che non ti abbandona al naufragio. Ti fa risalire ad ogni sprofondo.
E a Sofia, la protagonista diventa il simbolo della resilienza, della capacità di rinascere dopo ogni ferita:
Donna nuova, figlia del sambuco, danzi su maioliche blu Egeo, la punta del piede sinistro ti spinge in avanti per tenere distanti i malumori.
Invisibili è un libro necessario, che non concede tregua e che impone di guardare la realtà senza distogliere lo sguardo. Monica Attanasio non offre consolazione, ma una poesia che brucia e illumina allo stesso tempo, una poesia che è vita e battaglia, carne e piombo, fuoco e ombra. Un’opera da leggere con il cuore aperto e la mente vigile, per non dimenticare che la poesia può essere ancora un’arma potente contro l’indifferenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Invisibili
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