Jo Marzapicchio e io di Lele Guazzoni

Giuseppe Stiletti, detto Stilo, lavora come impiegato in un piccolo comune lombardo dall’inizio degli anni Cinquanta. La sua indole bonaria e remissiva lo costringe a subire le vessazioni del sindaco e degli altri impiegati, che lo sfruttano senza ritegno. Un giorno compare in comune un uomo piuttosto misterioso, Jo Marzapicchio, presentato dal sindaco con il titolo di "ispettore". Stilo gli viene affiancato per portare a termine una missione di cui nessuno conosce il fine. Il nostro impiegato rimarrà così coinvolto in un’avventura senza quartiere in cui nulla è come appare...(Note di copertina)

A Natale, come ogni Natale che si rispetti, mi hanno regalato un po’ di cose, di cui la maggior parte inutili, tra cui avevo racchiuso anche questo romanzo, che poco mi ispirava. Messo da parte, da leggere nell’eventualità non avessi piu’ nulla in libreria, l’ho letto da pochi giorni e mi ha appassionato talmente tanto che ogni giorno mi informo nel caso fosse uscito il secondo.

Un libro veloce e ironico, in un misto di violenza ingenua e d’altri tempi. Con un’ammirevole maestria, l’autore riesce a condensare in meno di duecento pagine un romanzo che raccoglie un innumerevole numero di argomenti, abilmente intrecciati tra loro, per poi guidarci in un finale che lascia di pietra.

L’ambientazione principale è un’Italia che certamente invoca nostalgia, un’Italia semplice e ruspante che lentamente si avvia verso il boom economico, quella degli anni sessanta.
Si nota vistosamente la differenza dell’uomo di provincia, costretto in un’avventura che nulla ha a che vedere con la sua vita di tutti i giorni, mescolato a personaggi che, a loro volta, poco hanno a che vedere con la realtà di quell’epoca.
Un romanzo per tutti, ironico e appassionante che non puo’ certo non coinvolgervi. da leggere!

- Albatros Il Filo, 2010