Kevin e i merli di David Almond

Kevin e i merli (Orecchio Acerbo, 2024, con le illustrazioni di P. J. Lynch, titolo originale Kevin and the blackbirds, traduzione in lingua italiana di Damiano Abeni) di David Almond, considerato uno dei migliori autori contemporanei, è un poetico albo che rilegge una bella leggenda della tradizione irlandese sull’amore per la natura e la libertà.

C’era un ragazzo di nome Kevin i cui genitori erano molto poveri.

Quindi presero l’ardua decisione di portarlo in un monastero, pregando i frati di prendersene cura pur amandolo con tutto il cuore.

Potreste farlo voi per un po’.

I monaci acconsentirono e l’uomo e la donna garantirono che sarebbero tornati quando i tempi si sarebbero fatti migliori.

E tu tornerai a casa con noi.

Per il ragazzino iniziava una nuova vita: Kevin serviva a tavola gli uomini di chiesa, accendeva le lanterne nella cappella mentre i monaci gli insegnavano i canti sacri e si impegnava a leggere e recitare le preghiere.
Kevin indossava il saio e si sentiva felice anche se aveva nostalgia di casa sua e dei suoi cari.

Ogni giorno sperava di vederli tornare.

Una volta sbrigate le faccende, il ragazzino vagava nei boschi e nei verdi prati limitrofi facendo amicizia con la volpe, il cervo, la lepre, il topo e tutti gli uccelli che avevano imparato a conoscerlo. Ma con il passare del tempo i monaci cominciarono a dirgli che doveva cambiare e passare più tempo nel monastero.

Una leggenda irlandese, narrata infinite volte, è il pretesto per avvicinare i lettori più piccoli a rispettare l’ambiente in cui vivono. Il giovane Kevin, innamorato della flora e della fauna, possiede un’anima tenera e gentile e in tempi remoti ha già capito l’importanza della tutela del nostro pianeta. Un albo prezioso, arricchito da ottime illustrazioni, da leggere anche insieme agli adulti.

Era felice là fuori con gli amici selvatici, nella libertà dei prati e dei boschi, e dell’aria.