L’Africa mediterranea. Storia e futuro

Fatti recenti e recentissimi hanno reso gli stati del Nord Africa territorio minato. L’Occidente, dopo decenni di distrazione, modifica il suo stato di interesse e inizia a studiare con consapevolezza e partecipazione le rivolte esplose nel mondo arabo.

Karim Mezran, Silvia Colombo e Saskia van Genugten uniscono i frutti delle proprie ricerche per costruire un testo (Interventi Donzelli, 2011) che faccia il punto della situazione e per fornire al grande pubblico un viatico esauriente sui problemi che hanno portato alla crisi dell’Africa mediterranea. Partendo da sintesi strutturali che ricapitolano la storia dei paesi, stabiliti come vicini secondo criterio geografico e geopolitico – Egitto, Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisia –, si analizzano cause e azioni della crisi generalizzata. Le ribellioni e le rimostranze che dal 2011 investono la regione sono effetti fisiologici di quei profondi mutamenti politici, sociali ed economici che hanno agito forzosamente, per anni, nella società, angustiati ma mai tacitati dalla morsa repressiva dei regimi autoritari.

L’errore americano ed europeo è stato quello di allearsi alle autocrazie orientali senza batter ciglio e facendo ipocrita promozione della democrazia. Di fronte ai nuovi eventi rivoluzionari vissuti dal Medio Oriente – la rivolta del gelsomino in Tunisia, gli sconvolgimenti di piazza Tahir, le dimostrazioni in Algeria e Marocco… tanto per citarne alcuni – l’Ovest deve assolutamente ridefinire le sue posizioni.
Scrivono gli autori in prefazione:

“Con questo volume si è tentato di individuare trend e dinamiche interne all’Africa mediterranea riservando un’attenzione speciale agli elementi di continuità e cambiamento. Non si ha la pretesa di disegnare scenari futuri che, come la storia ci insegna, si dimostrano spesso imprecisi e difficili da delineare: a guidare i vari saggi è l’obiettivo di offrire una chiave di lettura storico-politica e sociale del Nord Africa contemporaneo, a nostro avviso indispensabile per analizzare e capire gli eventi recenti e gli sviluppi futuri”.

Il libro si legge come compendio rapido ed esaustivo che apre squarci sulle nostre lacune da borghesi accomodati. Finalmente si argomenta con cognizione e dati alla mano, bandendo la farsa dei luoghi comuni.