L’Africa non è un paese
- Autore: Dipo Faloyin
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2024
L’Africa non è un paese: questo il titolo del libro di Dipo Faloyin, giornalista britannico di origini nigeriane che porta il lettore alla scoperta del continente africano. Il saggio, uscito con il marchio editoriale Altrecose (prefazione di Eugenio Cau, traduzione di Tommaso Bernardi), dove sono uniti «Il Post» e Iperborea, è un insieme di storie che partono dal passato, attraversano il tempo e permettono al lettore non solo di comprendere molti aspetti dell’Africa, ma anche di veder smontati tanti degli stereotipi tramandati nel corso del tempo storico.
Tanto per cominciare, in copertina, oltre al titolo che sta nella parte bassa, c’è un frase spezzettata in tre, come un puzzle da ricomporre: "Istruzioni per superare luoghi comuni e ignoranza sul continente più vicino", perché questo è l’intento della 472 pagine scritte da Faloyin, scrittore britannico nato a Chicago ma cresciuto a Lagos e residente a Londra, autore di pezzi per «Vice» con temi come l’identità e la questione razziale.
Sono otto i capitoli del volume con relative note, che hanno la volontà esplicita di fare chiarezza sull’Africa, nel senso che spesso quando si parla di essa si generalizza senza conoscerla a fondo. Lo scopo di queste pagine, che sono a metà strada fra saggio, storia e memoir, è di dimostrare quella che è la vera identità dell’Africa troppo spesso nascosta dietro alle immagini create ad hoc e non sempre corrispondenti alla realtà.
Tanto per cominciare il libro parte con una sezione dedicata al concetto di identità, un qualcosa che si forma nel tempo e in base a dove nasciamo, viviamo e cresciamo, anche se quando si pensa o si parla di Africa sovente le immagini che tornano fanno pensare al safari, alle guerre, alla povertà; a questo punto viene spontaneo chiedersi ’Ma sarà davvero così?’. E allora ci si addentra nel passato, fino a quella Conferenza di Berlino del 1884 dove le potenze europee di allora si misero davanti una mappa spartendosi l’Africa senza tanto considerare la dislocazione delle etnie sul territorio e i rapporti che queste ultime avevano con la loro terra di origine.
L’Africa non è un paese è un libro davvero curioso e interessante, in quanto non solo narra un po’ di storia dell’Africa (soprattutto le storie di alcuni dei suoi protagonisti al potere) ma smonta uno alla volta quelli che sono gli stereotipi passati alla storia e diventati la visione comune del continente africano. Tra gli elementi sottoposti a questo processo troviamo modi di dire, vedere e pensare, ma anche prodotti mediatici come il Live Aid degli anni ’80 promosso da Bob Geldof, con la nota canzone incisa sempre nello stesso periodo e poi rifatta trent’anni dopo, alla quale alcuni artisti africani decisero di non partecipare perché non condividevano i contenuti e i messaggi trasmessi da alcuni versi rivisti e cambiati per l’anniversario della canzone nel 2014.
Che dire del caso del riso Jollof, un piatto popolare, molto amato e noto in tutta l’Africa subsahariana rivisitato da un noto chef televisivo. La cosa non è per niente piaciuta agli africani, perché troppo lontano dalla tradizione e dalla vera natura della pietanza.
Pagina dopo pagina, Faloyin indaga anche la vicenda di alcuni dittatori (sette, per l’esattezza) che hanno avuto potere in Africa, il modo in cui lo hanno preso e lo hanno perso ma anche i comportamenti dei coloni, caratterizzati da azioni, in certi casi, davvero brutali e tremende nei confronti delle popolazioni originarie. Basta leggere la parte del libro dove si parla dei manufatti artistici che rappresentano la cultura africana per rendersi conto di come la maggior parte di essi (il 90% circa) si trovi in musei europei o americani, ben lontani (troppo e da troppo tempo) da quella che è la loro casa: l’Africa.
In L’Africa non è un paese, Dipo Faloyin utilizza un linguaggio preciso e dettagliato, unito a un pizzico di sarcasmo, per aiutare il lettore a prendere coscienza di quella che è la vera Africa, e arrivati alla fine del volume ci si accorge che per troppo tempo abbiamo considerato gli africani come primitivi, bisognosi di aiuto perché visti attraverso uno stereotipo di uso comune. In queste pagine, Faloyin, oltre a smantellare ogni immagine africana che non corrisponde alla realtà, ci permette di comprendere quanto le popolazioni dell’Africa siano sfaccettate, ricche di caratteristiche e peculiarità che determinano specifiche identità, le quali devono essere conosciute, accettate per quello che sono e valorizzate per capire davvero l’Africa contemporanea.
L'Africa non è un paese. Istruzioni per superare luoghi comuni e ignoranza sul continente più vicino
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’Africa non è un paese
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