L’Italia bugiarda. Smascherare le menzogne della storia per diventare finalmente un Paese normale
- Autore: Lorenzo Del Boca
- Genere: Politica ed economia
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2013
Ah, quest’ Italia dalla memoria corta! Il paese delle bugie, del politicamente corretto, dei luoghi comuni. Lorenzo Del Boca, giornalista e saggista con la passione per il Risorgimento, strappa il velo ipocrita dietro cui una parte della nostra storiografia ufficiale si è nascosta, non raccontandocela giusta fino in fondo. Del Boca demolisce icone, miti e leggende tramandati fino ai nostri giorni. Una bella vetrina di antistoria nazionale, un autentico ritorno al futuro per capire come eravamo e perché oggi siamo ridotti così.
Prendiamo l’attuale dissesto di bilancio, per esempio, non causato dallo sperpero di denaro pubblico soltanto degli ultimi anni: i buchi di bilanci emergono già all’indomani dell’Unità d’Italia, e via via si sono sempre più allargati fino alle voragini che adesso rischiano di affossarci tutti quanti.
L’inefficienza della burocrazia esisteva già quando c’era re Vittorio Emanuele II.
Il malaffare, la corruzione – lo scandalo della Banca Romana ricorda quella ai giorni nostri del Monte dei Paschi di Siena- , i conflitti di interessi dilagavano anche ai tempi di Cavour e Garibaldi: l’inchiesta Mani Pulite degli anni 1992/1993 ha scoperto sì tanto marcio alla base del sistema politico-finanziario, ma il fenomeno non poteva definirsi nuovo: tangenti e mazzette varie giravano anche tra i parlamentari del Regno.
L’Italia bugiarda racconta vicende e aneddoti sul connubio Cavour–Rattazzi – un accordo segreto tra opposti schieramenti politici per creare una nuova maggioranza, di fatto un inciucio ante litteram -, sulla consuetudine di passare con disinvoltura dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza - desolante fenomeno conosciuto come "trasformismo" -, per arrivare ai Razzi e agli Scilipoti odierni. Lo stesso Gabriele D’annunzio nel 1897 cambiò bandiera passando dalla destra all’estrema sinistra, declamandone il passaggio con una delle sue tante affermazioni ad effetto: “vado verso la vita”.
E che dire, poi, dopo la caduta del fascismo, quando molti - anche tra personaggi e intellettuali in vista - abbandonarono orbace e camicia nera per scoprirsi di sinistra.
Del Boca coglie l’occasione per criticare quella parte della nostra Costituzione superata, da rinnovare e adeguare ai nostri tempi: vedi la procedura di formazione delle leggi, lenta e in controtendenza con la necessità di avere istituti più snelli e rapidi nelle decisioni.
Non mancano bordate anche al sistema giudiziario: farraginoso, complicato, inefficiente, letargico e tardivo da sempre.
Una sequela storica dei tanti difetti e vizi delle istituzioni tricolori. Gli italiani sono quello che sono, e il berlusconismo ha trovato terreno fertile in un paese dove diffuso è il senso approssimativo del rispetto della legalità, l’accordo sottobanco, l’intrallazzo mascherato di perbenismo e moralismo, il favoritismo, per non parlare dei privilegi della classe politica, dell’altroieri di ieri e di oggi.
"I governanti di allora - re in testa - godevano di privileìgi che non sono nemmeno paragonabili con quelli, pure appariscenti, di oggi perché tutti - a cominciare dal re - consideravano lo stato cosa loro. Non era necessario rubare: bastava prendere. E chi li contestava?"
Pubblicato da Piemme nel 2013, “L’Italia bugiarda” è un saggio divulgativo, vivace, fluente, denso di fatti inconfutabili, segni sconfortanti del carattere nazionale di un popolo. Vedrete: dopo aver letto questo libro, il vostro eventuale e residuale interesse per la politica evaporerà del tutto.
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