L’Italia, nonostante tutto
- Autore: Edmondo Berselli
- Genere: Politica ed economia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: il Mulino
- Anno di pubblicazione: 2011
«A quelli come me questo libro serve a provare nostalgia. Quel sottile dolore e quel sottile piacere. Quel sentimento che si prova scorrendo gli appunti sparsi, le molte e molte pagine scritte da Edmondo Berselli. Nostalgia. E rimpianto: di fronte a quel che capita, ogni giorno, in questa post-Italia, mi scopro e mi sorprendo a interrogarmi. Che cosa avrebbe scritto Eddy?.»
Sono le parole scritte dal professore Ilvo Diamanti nella sua introduzione al libro postumo L’Italia, nonostante tutto dell’amico Edmondo Berselli. Il libro racchiude alcune delle pubblicazioni dal 1990 al 2009, in tutto quindici, uscite sul Il Mulino, la prestigiosa rivista per la quale Edmondo Berselli ha lavorato dalla metà degli anni ottanta per poi dirigerla dal 2003 al 2008.
Scrittore, giornalista, caporedattore, l’intellettuale modenese è scomparso prematuramente nell’aprile di tre anni fa. Dell’editorialista di La Repubblica, uno dei nostri più acuti commentatori politici, sono state raccolte in questo libro alcune delle osservazioni più pungenti ed ironiche sulla storia degli ultimi vent’anni del nostro Paese. Dalla prima alla terza repubblica con i suoi personaggi e gli avvenimenti più importanti: dall’estinzione della classe operaia per la riduzione delle garanzie, alla crisi dei partiti, agli anni di tangentopoli, alla discesa in campo di Berlusconi e il suo tramonto, fino al partito ipotetico ( il PD) e alla malapolitica.
Va usato come un annuario, questo libro. Anzi, come una cronologia ragionata e appassionata di questo Paese perennemente provvisorio. Per ricorrere a una definizione coniata da Berselli e ancora attuale un paese provvisorio che lui però non ha mai smesso di immaginare diverso. In questo Paese dove il qualunquismo riaffiora di continuo e dà un colore del tutto specifico a ogni tensione, a ogni ondata di disagio e di protesta. Dove una delle principali forme che impronta il cambiamento è il trasformismo. - scrive il prof. Diamanti.
Leggendo le analisi di Berselli ci si rende conto di come il tempo non abbia giovato alla politica e alla situazione del nostro Paese. Per Berselli, un virtuoso del linguaggio, il nostro Paese è ancora un’Italia imprecisa e le sue considerazioni sembrano essere ancora di più attuali. La televisione produce l’assetto politico: è ciò che accadde nella campagna elettorale del ’94, con il confronto negli studi di Canale 5 fra Berlusconi e Occhetto, e con l’esclusione del polo centrista dalla competizione. Quella operazione televisiva battezzò il nuovo bipolarismo, un bipolarismo dettato dalla televisione e non dalla legge elettorale. La nostra Italia, una repubblica indistinta, una terza repubblica sospesa fra alternanze e trasformismo: tutto ritorna anche dopo la fine della prima repubblica. Democristiani e democristianità, riproposti a destra, a sinistra e al centro perché sono inscindibili dalla gestione del governo. Il partito ipotetico, il Partito Democratico dalla guida di Occhetto alla sconfitta di Veltroni: il partito di una sinistra incapace di avere idee e progetti ma ridotto all’utilizzo della parola solidarietà come fosse un feticcio, incapace di proporre e sostenere l’economia sociale di mercato, l’economia giusta, che altro non è che la missione storica di una forza politica tradizionalmente a sinistra.
“Chi è affezionato all’idea di una società libera, e capace di auto organizzarsi, condivide l’obiettivo di liberare dai vincoli una società sciaguratamente modellata sulle barriere castali, su strutture di potere non contendibili, sull’ereditarietà delle posizioni professionali, sulla logica delle corporazioni, e di privilegiare invece il merito, la concorrenza leale, la competizione sul mercato presieduto dalle regole e dalle autorità preposte al rispetto delle regole. Ma va da sé che un programma di questo genere richiede, solo per cominciare, risorse ingenti da destinare ad una scuola rinnovata, una ridefinizione dell’università, un appello al civismo che non esclude l’applicazione severe e rigorosa della legge uguale per tutti, la verifica dei risultati in ogni settore della burocrazia pubblica, e il ripristino di una linea di comando e di responsabilità in tutte le articolazioni della pubblica amministrazione. In breve, la ricostruzione del rapporto fra i cittadini e lo Stato. (2008) ”
Una vera eredità ci ha lasciato Edmondo Berselli, lo scrittore – artigiano, come soleva definirsi. Non c’è un solo libro dell’autore che non ne faccia apprezzare l’acume intellettivo e la nostalgia del cuore caratteristica della gente dell’Emilia e L’Italia, nonostante tutto è uno di questi, sagace e pungente quanto basta ma non privo di speranza per un vero e profondo cambiamento culturale e politico.
L'Italia, nonostante tutto
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