L’amico di Galileo di Isaia Iannaccone

Il protagonista del romanzo è Johann Schreck detto Terrentius, un medico e scienziato amico di Galileo Galilei. Assieme a quest’ultimo e ad altri illustri personaggi condivide l’amore per la scienza e per la ricerca e frequenta, in gran segreto, la corte del principe Federico Cesi, meglio nota come l’Accademia dei Lincei. Si riuniscono per discutere gli argomenti che in pubblico e in società non potrebbero affrontare, ma il rischio è alto: corre, infatti, l’anno 1611 e l’Inquisizione ha occhi dappertutto ed è capace di perseguitare ed incriminare chiunque fosse anche solo accusato di levis suspicio (leggero sospetto) nel praticare attività dichiarate eretiche. Terrentius si è sempre ribellato e continuerà a farlo, perché ritiene che lo studio della natura e la scienza permettano all’umanità di progredire e ciò non può essere peccato.

C’è un posto nel mondo dove la ricerca e la medicina sono libere di essere professate e godono di prestigio: la Cina. Terra misteriosa e ricca di erbe curative miracolose come il Renshen, è il sogno di Terrentius, lì solo sarebbe finalmente apprezzato come medico e come ricercatore. Come fare? I suoi amici sono sospettati e anche lui è in pericolo. Per sfuggire al rigoroso esame del Santo Uffizio, dovrà prendere i voti e diventare gesuita giacché, a quell’epoca, solo ai missionari era concesso il privilegio di poter viaggiare. Una volta riuscito nel suo intento, Schreck dovrà mettere a dura prova la propria conoscenza medica per superare i vari ostacoli che incontrerà e che non sono solo coincidenze. Riuscirà a sfuggire ai persecutori/soffocatori del libero pensiero?

Pubblicato da Sonzogno nel 2006, "L’amico di Galileo" di Isaia Iannaccone è un romanzo veramente avvincente, in cui personaggi, ambienti, rituali, sono descritti minuziosamente e i particolari storici vi fanno da cornice. Una scorrevole e piacevole lettura all’insegna dell’amore per le scienze in un contesto dove la dura legge della Chiesa vigeva indiscussa.