L’amico extraterrestre
- Autore: Gabriele Sannino
- Anno di pubblicazione: 2011
Gabriele Sannino è un giovane scrittore nonchè un militare di professione. "L’amico extraterrestre" (Prospettiva Editrice, 2011) è il suo terzo libro.
Nato dalla passione per l’astronomia e la filosofia, "L’amico extraterrestre" è stato definito dall’autore stesso "un fantasy che approda alla realtà".
- Innanzitutto Gabriele, di cosa racconti ne "L’amico extraterrestre"?
Il libro racconta di una tenera amicizia tra un bimbo terrestre - Igor - e un bimbo alieno - Kriptiko - un bimbo venuto da un altro pianeta per studiare i tanti aspetti positivi e negativi della nostra umanità.
Quest’ amicizia servirà ad Igor proprio per capire anzi carpire tantissime cose sulla nostra umanità, cose che solo un essere di un altro pianeta... forse potrebbe farci notare. E se è un bambino evoluto, poi, quello che ci parla e ci fa notare tante cose... be’ il risultato non può che essere sconcertante e sopratutto disarmante.
- In che senso "L’amico extraterrestre" è un fantasy che approda alla realtà?
L’amico extraterrestre è un "fantasy che approda alla realtà" in quanto si serve di un bimbo alieno - che diventa un mio espediente, lo ammetto! - proprio per parlare e riflettere una volta e per tutte su cosa possiamo anzi dobbiamo fare per migliorarci tutti come umanità. I temi che tratto nel libro e che lasciano il lettore quantomeno basito - al di là della storia avventurosa che crea molto suspence - sono diversi e sono tutti tremendamente attuali: si parla ad esmpio di capitalismo e di come ormai l’unico valore sociale che ci interessa tutti sia quello del profitto, di come cioè nella società "vince solo chi ha più biglietti di CARTA"; si parla della nostra autodistruttività - di come cioè ci stiamo suicidando proprio perchè non riusciamo ad avere una visione d’insieme e siamo tutti chiusi in piccoli gusci come fossimo dei paguri; si parla ancora del razzismo - l’uomo da sempre crede di essere migliore del suo eguale e si inventa ogni
scusa per farlo, dal colore della pelle alla quantità di denaro ecc, e questo proprio per illudersi di cotanta superiorità.
Ma non solo, si parla anche di ambiente e addirittura di una possibile e nuova teoria sulla genesi dell’umanità.
Il tutto in un contensto che di fantasy ha solo il bimbo alieno, una figura che... fantasy, oltretutto, potrebbe anche non essere.
- Credi dunque nell’esistenza di civiltà extraterrestri?
Beh, una delle mie passioni è l’astronomia: all’interno di questa c’è sicuramente il mio interesse per l’ufologia.
Dobbiamo capire una volta e per tutte che fuori da qui ci sono miliardi - non milioni! - di pianeti, ma non solo, ci sono anche miliardi di sistemi solari e di galassie addirittura!
Dunque non siamo l’eccezionalità, siamo piuttoasto la regola. Ci sono altri pianeti abitati come questo. Bisogna solo prenderne atto. Magari saranno estremamente lontani ma ci sono.
E’ ridicolo, infatti, pensare il contrario visti i numeri di cui parliamo.
- Che messaggio vuoi lanciare con questo libro?
Il messaggio che voglio lanciare è molto semplice: la fantasia muove davvero il mondo. La fantasia muove infatti tutte le cose, anche la vita come la intendiamo e viviamo oggi. Tutti viviamo in mondo creato dalla fantasia, è questa la cosa più paradossale!
Dunque una realtà completamente diversa da questa, un mondo diverso da questo, è davvero possibile...
E non ci servono gli alieni per capire queste cose.
Speriamo solo che l’umanità, un giorno, possa capire questo messaggio, anzi recepirlo una volta per tutte.
L'amico extraterrestre: Il fantasy del Nuovo Ordine Mondiale
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amico extraterrestre
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